Closing in alto mare, Zamparini ha il piano B. Cinesi?
Fumata nera nell'incontro a Londra con Baccaglini e il futuro della società è sempre più incerto

Da settimane si lavora alacremente tra Londra e l'Italia per trovare un accordo, che come più volte detto era già siglato in caso di permanenza in A, ma che andava ridiscusso se il Palermo fosse retrocesso.
La serie B ha complicato tutto. Zamparini vorrebbe uscire di scena col "benservito", ovvero con un congrua liquidazione, ma dall'altra parte, gli acquirenti, hanno rivalutato il valore del club, che nel campionato cadetto, con una rosa quasi tutta da rifare, è parecchio lontana da quanto richiesto dall'imprenditore friulano.
Per questo motivo, quest'ultimo, sta lavorando ad un piano B e ha già rimesso in attività il suo telefono, che per un po' di tempo aveva riposto in naftalina.
In questi ultimi giorni si sono intensificati i contatti con il direttore sportivo Foschi che, come scrive anche il Giornale di Sicilia quest'oggi, potrebbe venire a Palermo nella prossima stagione con pieni poteri. Contatti anche con ipotetici allenatori: Iachini e Reja le preferenze per uscire presto dal guado della serie B.
Ma non è finita qui: a breve potrebbe infatti esserci un colpo di scena. E' bollente il telefono di Zamparini in queste ore, ma non soltanto per l'organizzazione del prossimo campionato cadetto. L'imprenditore si sta guardando in giro, per trovare altre soluzioni nel caso in cui la trattativa con Baccaglini non dovesse andare in porto. Indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, portano alla riapertura della "pista cinese".
Zamparini in queste ultime settimane sarebbe stato ricontattato dal gruppo orientale, che ha fiutato problemi nell'operazione Baccaglini. Se nei prossimi giorni non si arriverà ad un'intesa, potrebbe riaprirsi un tavolo sponda orientale.
Il "mezzo" silenzio del friulano fa capire che la situazione non è delle migliori: «Sono tornato lunedì da Londra - ha detto a Live Sicilia - ma sarei in silenzio stampa pure con la mia mamma che è sepolta nella tomba, poveretta. Non parlo io e non si esprime nemmeno Baccaglini - ha aggiunto - Evidentemente non dice nulla. Allo stesso modo non dico nulla nemmeno io. La stampa chiede a me, ma le parti per la cessione sono due. Adesso - ha concluso - tocca a lui parlare».
Ulteriori fumate nere porterebbero ad un nuovo ribaltone, con conseguente cambio al vertice della presidenza che, non è detto, torni al presidente Maurizio Zamparini. Quest'ultimo, infatti, potrebbe decidere di mettere al posto di Baccaglini un uomo di sua fiducia, in attesa di nuovi sviluppi societari.