Clamoroso: Milan in crisi, noi sereni

Il timore di cadere e farsi male sarà dei rossoneri. Ci facciamo coraggio in vista di una trasferta difficile.

Clamoroso: Milan in crisi, noi sereni

Sappiamo che una cosa del genere può verificarsi solo ad inizio campionato e dobbiamo cercare di avvantaggiarcene. E' una situazione nuova ed è vera. Condizione psicologica: siamo noi, oggi, per una volta, i più forti. Non basterà per vincere, ma sarà utile per andare con meno paura e più convinzione. Dall'altra parte, invece, il Milan non può esser sereno.

Cerotti dopo il derby: rossoneri reduci dalla sconfitta con l'Inter. Ha lasciato il segno, come lascia il segno qualsiasi derby perso, anche se nel club rossonero tutti hanno sottolineato di essere rimasti soddisfatti della prestazione. Non possono permettersi passi falsi i milanisti. Una mancata vittoria aprirebbe la crisi, anche perché la classifica piange. Il Milan ha tre punti: quattro di ritardo dal Palermo, sei dall'Inter capolista.

Balotelli forse gioca, forse no. Mihajlovic vorrebbe fortificarne il carattere lasciandolo ancora in panchina? Berlusconi vorrebbe il colpo ad effetto, la sorpresa? Cosa decideranno? Chi perderebbe il posto? Quali effetti può aver questa ipotesi tra i giocatori? Dove c'è Balotelli, si sa, può esserci casino (senza punto interrogativo).

Al Milan penseranno: ma è il Palermo, ecco l'avversario giusto per vincere e dimenticar tutto. Eppure (ecco la situazione nuova per noi) andiamo a Milano senza timori e senza problemi, sapendo che possiamo solo guadagnare. I sette punti in classifica (Frosinone e Bologna ne hanno zero, Empoli e Carpi uno) momentaneamente ci vaccinano contro l'ansia della bassa classifica. Noi siamo imbattuti, il Milan ne ha già perse due.

Il valore degli organici, in effetti, dice che potrebbe essere una partita a senso unico (a loro favore). Lo stato delle cose, però, dice che se c'è una squadra che sabato a San Siro rischia di farsi male è il Milan. Queste sono le partite che piacciono a Iachini. Facciamoci coraggio.

Foto di Pasquale Ponente.