Carpi squadra organizzata. Palermo, occhio a Mbakogu
Dopo la brutta sconfitta contro il Novara, i rosanero sono chiamati ad un impegno non semplicissimo

Dopo la brutta sconfitta contro il Novara, il Palermo è chiamato ad un impegno non semplicissimo: i rosanero stasera infatti andranno in scena al “Cabassi” contro il Carpi, che ha i suoi stessi identici punti. Reduci da un pari per 0-0 contro la Pro Vercelli, i biancorossi (finalist negli scorsi play-off), nonostante la rifondazione che ha posto fine al ciclo di Castori, sono rimasti molto competitivi anche quest’anno.
La squadra emiliana, allenata dall’ex tecnico del Virtus Francavilla Antonio Calabro, gioca in maniera molto simile a quello degli avversari precedenti del Palermo, a cominciare dal modulo, che spesso e volentieri è un 3-5-2. Quello del Carpi è un calcio equilibrato e tatticamente accorto in cui si sviluppa la manovra in maniera veloce ricercando le corsie laterali senza mai restare troppo scoperti. Non a caso i biancorossi sono il peggior attacco del torneo con sette gol fatti e la seconda miglior difesa (ex-aequo con i rosanero) con otto reti subite.
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Il giocatore più pericoloso del Carpi è l’ex primavera rosanero Mbakogu, ormai da anni terminale offensivo degli emiliani; da tenere d’occhio anche l’altro attaccante Malcore (giocatore dai bei colpi) e l’esterno mancino Jelenic che può far male così come l’incursore Pasciuti, bravo a muoversi senza palla.
La sconfitta interna contro il Novara insegna che per sorprendere squadre accorte e ben organizzate è importante giocare sul tempo ed è esattamente quello che il Palermo dovrà fare questa sera per vincere. Attaccare in maniera rapida senza mai allentare la pressione è il modo migliore per far vacillare la retroguardia carpigiana e ciò va fatto anche a costo di correre qualche rischio in contropiede.