Nuovo DL e Giustizia Sportiva: parla l'avvocato Di Cintio

Nuovo DL e Giustizia Sportiva: parla l'avvocato Di Cintio

Percorsi più snelli per evitare un'estate di ricorsi. Secondo la bozza del Decreto Rilancio, per quanto riguarda la giustizia sportiva i passaggi della giustizia sportiva saranno ridotti esclusivamente a Collegio di Garanzia dello Sport, TAR del Lazio e Consiglio di Stato, con tempi molto più stretti ma anche rischi per la tutela di molte compagini sportive. L'avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo, intervistato da TuttoMercatoWeb, ha parlato proprio della bozza del decreto spiegando nel dettaglio le modifiche in arrivo per il mondo della giustizia sportiva: 
 

«Stante quanto riportato dalla bozza, contro il provvedimento della FIGC si potrà e dovrà pertanto ricorrere direttamente al Collegio di Garanzia dello Sport senza poter preventivamente adire gli organi della giustizia endofederale. La decisione che verrà assunta dal Collegio sarà quindi definitiva a livello di giustizia sportiva, e potrà essere impugnata soltanto a livello statale prima davanti al Tar e in caso di rigetto al Consiglio di Stato (quale ultimo grado)».

 

TEMPI
«Secondo quanto stabilito dalla bozza del decreto, con riferimento all’unico grado della giustizia sportiva dalla pubblicazione del provvedimento che si intenderà impugnare all’emanazione della decisione finale del Collegio di Garanzia dello Sport trascorreranno al massimo un totale di 22 giorni: 7 giorni dalla pubblicazione per impugnare il provvedimento e termine di 15 giorni per il Collegio per adottare la decisione dal momento del deposito del ricorso (termine complessivo che potrebbe abbreviarsi nel caso in cui il club depositasse il ricorso prima dei 7 giorni).
Per i successivi gradi è previsto un termine di 15 giorni dalla pubblicazione della sentenza del Collegio per ricorrere al Tar o dalla pubblicazione della sentenza del Tar per appellare al Consiglio di Stato, oltre ad un periodo di 7 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso per discutere la causa per ciascun grado. Le sentenze in forma semplificata dovranno essere pubblicate entro il giorno successivo dell’udienza.
Nell’eventualità che un club si trovi costretto a dover ricorrere a tutti e tre i gradi di giudizio il tempo complessivo per ottenere una decisione finale, dalla pubblicazione del provvedimento federale, potrebbe essere poco più superiore ai due mesi circa».

 

CATEGORIE

«Da dove arriveranno più ricorsi? Non penso si possa ragionare per esclusione: in questo momento e soprattutto fino a quando la FIGC non si pronuncerà sul destino di tutte le competizioni, penso che ogni club di qualsiasi categoria dai professionisti ai dilettanti avrebbe diritto di tutelare i propri interessi se lesi. Maggiore attenzione probabilmente sarà posta dai club di Serie C che ambiscono a salire di categoria, senza contare i club dilettantistici che puntano ad un esordio nel campionato professionistico».

 

RISCHI

«Il rischio di ricorrere ad una giustizia cosi accelerata è certamente quello di non vedere tutelati appieno i diritti di ciascun club ricorrente in quanto, soprattutto a livello di giustizia sportiva, la decisione sarà adottata in un unico grado, da un solo organo di giustizia, senza dimenticare i costi necessari per adire il Collegio che sono certamente più elevati rispetto agli organi endo federali. Non possiamo tralasciare un dettaglio importante ovvero che i due ulteriori gradi di giustizia concessi per impugnare la decisione del Collegio appartengono alla giustizia statale».


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