Bruno Tedino, quando il caso non c'entra

L'occasione di tutta una vita per il tecnico veneto, che si appresta ad affrontare le insidie della B con il Palermo

Bruno Tedino, quando il caso non c'entra

"Ho due passioni nella vita: la mia famiglia ed il calcio. Non ho scheletri nell'armadio, ho il mio carattere ed il mio spirito di sacrificio e non li baratto con nulla".

 

Basterebbe questo per presentare quello che è il personaggio Bruno Tedino, un uomo che a 52 anni si appresta a vivere la prima grande opportunità che la vita gli ha riservato. Dopo anni di gavetta nelle serie minori e nelle categorie giovanili, finalmente un grande palcoscenico, in una grande città: la Serie B alla guida del Palermo, l'occasione della vita per Bruno. Un'occasione che certamente si è meritato. 

 

Dopo una breve parentesi da calciatore, conclusa all'età di 22 anni a causa di un grave infortunio, Tedino inizia subito la carriera da allenatore, gestendo prima le formazioni giovanili e, proprio in una di queste esperienze, nel biennio 1995-1997, conosce Maurizio Zamparini. Tedino, infatti, era l'allenatore degli Allievi mentre l'imprenditore friulano era il presidente del club. 

 

Nessuno ha mai regalato nulla al mister, che si è sempre impegnato e si è sudato tutti gli obiettivi che è riuscito a conseguire, come le esperienze con la Nazionale Under 18 ed Under 19, fino a quel momento il "punto più alto della mia carriera". Poi gli ultimi due anni a Pordenone, in cui porta la squadra per due volte alle semifinali playoff perse rispettivamente con Pisa e Parma. Proprio l'esperienza con il club friulano gli è servita da trampolino di lancio. Per sua stessa ammissione, paradossalmente, la sconfitta ai rigori contro i ducali è stato un segno: "Il fatto di aver perso la B ai rigori contro il Parma, con un direttore di gara palermitano, la colgo come una grande opportunità. E poi mia figlia Nicole tifa Palermo da 10 anni, credo che nulla avvenga per caso". 

 

È proprio vero, il caso in certe circostanze c'entra poco, le opportunità capitano a chi se le merita. Nonostante Tedino "venga dalla strada" è pronto per vivere al massimo quest'esperienza, cercando di trascinare tutti i tifosi, ricreando in loro quell'entusiasmo perso nel tempo.