Boomerang Zamparini

Spuntano nuovi «interlocutori importanti provenienti dal mondo del calcio». Dov’è che l’abbiamo già sentita?

Boomerang Zamparini

«Si tratta di cose più grosse». Così ha parlato l’ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini in riferimento alle azioni legali che verranno intraprese nei confronti di Paul Baccaglini, anch’egli ex presidente del club rosanero per quasi quattro mesi tra il marzo ed il luglio del 2017.

 

Una guerra aperta tra i due “ex”, innescata dalla deposizione del broker italoamericano, ascoltato dalla Procura di Palermo in merito al processo che vede la società di Viale del Fante a rischio fallimento e, tuttavia, intrapresa non solo e non tanto per le dichiarazioni del manager di Chicago, quanto per alcuni documenti che, a detta del patron rosanero, dimostrerebbero una condotta poco limpida durante la trattativa per l’acquisizione del Palermo.

 

Le ipotesi si sprecano: documenti falsi per arrivare al controllo della società; “scalata ostile” per prendere il timone del club. Insomma, Zamparini lascia intendere che Baccaglini abbia azzardato una manovra irregolare per strappargli le redini del Palermo calcio.

 

Dal canto suo, il trader italoamericano preferisce il silenzio assoluto: nessuna risposta alle accuse velate, ma non troppo, del proprietario rosanero.

 

Spuntano, poi, nuovi “interlocutori importanti provenienti dal mondo del calcio”. Ipse dixit.

Dov’è che l’abbiamo già sentita?

Si attende la sentenza dal Tribunale di Palermo per svelare al popolo palermitano il nome ed il volto dei nuovi acquirenti, con i quali, dice Zamparini, spera di “chiudere il prima possibile e mettere su una squadra da Europa League nella prossima stagione di A”. Anche questa, a dirla tutta, non suona inedita.

 

Ma non si affannino i tifosi rosanero: passerà qualche mese prima di giungere al nuovo tormentone del “quasi closing”. Perché innanzitutto c’è una promozione da conquistare. Poi, magari, ricominceremo con un nuovo presidente ma non patron, che si armerà di belle parole, si abbiglierà come un vero chairman, prenderà una camera in qualche hotel di Mondello e partirà per il nuovo tour istituzionale, tra progetti mirabolanti, strette di mano e sorrisi a favore di camera.

 

Ed illusioni che ormai sono quasi miraggi nel deserto zampariniano.

Illusioni sulle quali, ancora una volta, i più fiduciosi inciamperanno, perché ben confezionate prima d’essere lanciate attraverso un microfono qualunque.

 

Sarà tardi, però, quando dietro la fionda che lancia speranze, l’ex presidente capirà che da troppi anni, ormai, non fa che lanciare boomerang. Che, presto o tardi, tornano dritti al punto di partenza.