Avellino andata e ritorno: è un Palermo irriconoscibile

Squadra rosanero completamente diversa rispetto alla gara del «Partenio»

Avellino andata e ritorno: è un Palermo irriconoscibile

Con l’ennesimo pareggio figlio di una prestazione sottotono, sembra di vedere un Palermo completamente diverso rispetto a quello che guidava la Serie B durante il girone d’andata.

Si ha l’impressione che, dopo aver ceduto la testa della classifica, i rosa abbiano perso anche quelle qualità che fino a qualche mese fa li vedeva certi di una promozione diretta.

 

La situazione della squadra rosanero in vista della sfida di domani contro l’Avellino, in programma alle 15 allo stadio ‘’Renzo Barbera’’, è decisamente cambiata rispetto alla gara d’andata. A partire dal numero di sconfitte ottenute prima della gara del “Partenio”.

Arrivati alla sfida contro i campani dalla pesante sconfitta casalinga contro il Cittadella, il Palermo era subito riuscito a rimettersi in carreggiata mettendo in mostra la grande qualità del proprio organico, ma nel girone di ritorno la situazione è differente. In questa seconda parte di stagione, infatti, i rosa hanno ottenuto diverse battute d’arresto (4) rispetto ai soli due k.o. ottenuti nel girone d’andata. Un dato negativo se si considera che tre delle quattro sconfitte sono arrivate consecutivamente.

 

Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo sottolineato come anche il record della miglior difesa vada vacillando (16 reti subite nel girone d’andata, contro le 17 subite finora nel girone di ritorno). Un rendimento sfavorevole che potrebbe essere legato, oltre che agli infortuni, anche alle operazioni di mercato attuate a gennaio.

 

Situazione differente invece per l’attacco, 22 i gol segnati fino alla sfida contro l’Avellino, 28 quelli arrivati dopo: dato paradossale considerando che Nestorovski, capocannoniere della squadra, abbia realizzato appena 3 reti proprio dalla sfida di andata contro l’Avellino per un totale, appunto, di tre gol in venti giornate (e soltanto uno su azione).

 

Oggi, oltre a quella in classifica, sembra peggiorare sempre di più la situazione di Tedino sulla panchina rosanero. La certezza di vedere il tecnico alla guida della squadra fino alla fine di questa Serie B va diminuendo e contro l’Avellino anche un pareggio potrebbe essere fatale all’allenatore veneto. Ma non è detta l’ultima parola: una vittoria contro gli irpini, considerando l’impegno del Frosinone, che allo “Stripe” attende la corazzata Empoli, potrebbe riaccendere speranze ed entusiasmo.

Quell’entusiasmo che l’ex presidente Zamparini ha chiesto a tutta la squadra, ribadendo che Tedino, per il momento, non è in discussione.