Sindaci a Conte: «Chiediamo indicazioni precise»
Noi Sindaci, fin dall'inizio di questa emergenza, abbiamo garantito collaborazione al Governo con senso di responsabilità e in un sincero spirito di solidarietà tra istituzioni - si legge nella lettera che i sindaci hanno spedito al premier Giuseppe Conte con le loro proposte in vista della cabina di regia -, che riteniamo doveroso. Oggi, confermando la nostra leale collaborazione, rivendichiamo alcune misure che riteniamo indispensabili per avviare la fase due, per una ripartenza vera, che non lasci indietro nessuno. E lo facciamo - scrive Ansa.it - con la nostra abituale concretezza.
Inoltre i Comuni chiedono di conoscere prima del 4 maggio l'elenco delle attività che riaprono alfine di predisporre le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per regolare gli orari di uffici ed esercizi, il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici come i parchi, con eventuale indicazione dell'età.
È questa la prima richiesta che l'Anci notificherà al Governo. Si chiedono altresì "indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato".
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E ancora "Assicurare a Comuni e Città metropolitane risorse congrue per la spesa corrente alla luce della imponente riduzione di gettito fiscale - ha chiesto ancora l'Anci -, con particolare riferimento all'azzeramento delle imposte di soggiorno e di occupazione del suolo pubblico e alla forte riduzione della Tari".
Infine il presidente dell’ANCI Antonio Decaro - durante una diretta Facebook - auspica che "venga ampliato il bonus bebè e il bonus babysitter, abbiamo chiesto di anticipare l'apertura dei campi estivi con oratori e il privato sociale".
Stiamo uscendo dalla emergenza sanitaria, la stiamo superando ma non stiamo uscendo dalla pandemia e dal rischio del contagio. E sono preoccupato dal fatto che magari tutti pensiamo che dal 4 maggio possiamo tornare a fare quello che facevamo prima ma in realtà non è così. Dobbiamo abituarci a vivere in maniera diversa rispetto al passato. Dalla cabina di regia ci aspettiamo indicazioni precise. A nome di tutti i sindaci italiani chiedo al governo indicazioni precise sul trasporto, sull'uso delle mascherine, su dove i genitori che tornano al lavoro potranno lasciare i bambini".
Conclude così il presidente dei Comuni italiani Decaro.
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