"Zamparini vattene": i palermitani fanno sul serio. E non sono i soliti 50 del web...

La contestazione al presidente è un chiaro segnale: Zamparini a Palermo ha fatto il suo tempo

Passare dalla tastiera ai fatti non è facile nella nostra città. Sono in tanti infatti che da anni si lamentano del patron friulano, ma ogni qualvolta si è trattato di scendere in piazza, la maggior parte di loro ha preferito disertare. Difficilmente fino ad ora erano state superate le 50 unità. Ieri Palermo sembra essersi svegliata dal torpore. Quasi 400 persone, nonostante l'estate e le ferie, nonostante il caldo e nonostante le fantomatiche "buone speranze" lanciate dal Corriere dello Sport che, proprio ieri, ha annunciato il passaggio di mano da Zamparini ai cinesi a Settembre. Un segnale forte nei pressi dello stadio: "Zamparini vattene, non ti vogliamo". Un malcontento gridato a gran voce, esposto sugli striscioni, condiviso per strada, ma anche sui social. Gruppi, profili, pagine, invase da dirette video e fotografie della contestazione. Palermo non vuole più Zamparini ed in molti non lo vogliono nemmeno come presidente onorario. Non erano i soliti 50 del web, che forse così pochi non lo sono mai stati, stavolta erano molti di più. Sarebbe ora che Zamparini se ne facesse una ragione e che, come ha più volte promesso, lasciasse la società in buone mani. Ma totalmente. Perché il vincolo che ha posto sulla cessione del club, ovvero che chiunque prenda il Palermo debba accollarsi pure lui, si scontra con quasi la totalità dei possibili acquirenti, ma soprattutto cozza con l'idea della maggior parte dei tifosi, che auspica al più presto un suo ritiro dalla scena.

Michele Sardo