Vecchio Palermo, il Tribunale convoca i creditori

Vecchio Palermo, il Tribunale convoca i creditori

Il fallimento dell'US Città di Palermo è stato dichiarato ufficialmente lo scorso 18 ottobre, ma i titoli di coda sul vecchio club rosanero non sono ancora scesi. Rimane ancora in ballo infatti la questione relativa ai creditori dell'ormai fallita società rosanero, che hanno iniziato a ricevere tramite pec le convocazioni da parte della curatela fallimentare per provare a recuperare qualcosa dalle ceneri del vecchio Palermo

 

Per poter valutare il reale ammontare dello stato passivo bisognerà aspettare ancora qualche mese, con l'udienza dei creditori fissata per giorno10 febbraio 2020 presso l'ufficio del giudice Gabriella Giammona. Bisognerà quindi attendere ancora due mesi e mezzo per poter mettere la parola fine alle vicende relative all'US Città di Palermo. Si legge nel Giornale di Sicilia: «Per essere ammessi al passivo dei crediti, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, gli interessati devono presentare ricorso tramite pec entro l'11 gennaio, ovvero entro trenta giorni dalla scadenza fissata per la convocazione in aula dei creditori per l'esame dello stato passivo».

 

Anche la nuova società rosanero di Dario Mirri e Tony di Piazza attende con interesse l'esito della vicenda e al contempo continua a provare a sciogliere il nodo relativo al "Tenente Onorato". La concessione del campo di Boccadifalco è anch'essa legata alle decisioni dei curatori fallimentari dal momento che, per quanto il contratto di gestione del campo sportivo sia stato sciolto con il fallimento del vecchio club, rimane ancora pendente con il vecchio Palermo l'utilizzo di attrezzi e arredi. Da considerare inoltre anche la questione relativa al marchio e ai simboli dell'US Città di Palermo, fra i quali anche lo scudetto utilizzato dal 2000 in poi e lo stemma adottato dal 1979 al 1986.