Quella traversa che ancora trema

Quella traversa che ancora trema

20 maggio 1973. Il Palermo gioca a Terni l’ultima partita di una serie A a dir poco disastrosa: penultimi con retrocessione in B, 3 sole vittorie, 13 gol segnati e ben 41 subiti (un’infinità se si considera che ai tempi il campionato era a 16 squadre).

Ci sono voluti ben 31 anni per rivedere i rosa nella massima serie, con quel Palermo-Triestina 3-1 del 29 maggio 2004 che ci ha riportati nel calcio che conta e che ha fatto sognare un’intera città.

 

2004, quindi. Nella sessione estiva alla corte di Guidolin arrivano Barzagli, Zaccardo e Barone, che avranno un leggero impatto nella storia del Palermo e del calcio italiano; nel frattempo la Grecia è clamorosamente campione d’Europa, in serie A arriva un certo Ibrahimovic, l’Udinese prende Di Natale e il ventenne Handanovic e la Fiorentina Chiellini e Miccoli. In più Giuseppe Signori lascia il Bologna e Roberto Baggio si ritira dal calcio. Nostalgia canaglia.

Il Palermo quell’anno registra più di 32.000 abbonati e i tifosi rosanero, con i loro colori, meravigliano davvero tutti. Due anni prima, però, si è spento il “presidentissimo” Renzo Barbera: il 18 settembre 2002 lo stadio “La Favorita” viene ribattezzato in suo onore ed esattamente due anni dopo, il 18 settembre 2004, i rosa volano a Milano per giocare la loro prima trasferta del campionato contro l’Inter di Mancini.

 

I rosa si presentano al “Meazza” con Guardalben in porta; difesa con Zaccardo, Biava, Barzagli e Grosso; a centrocampo Barone, Corini e Santana con Zauli e Gasbarroni a supporto di Toni. I nerazzurri rispondono con Toldo; Zé Maria, Cordoba, Materazzi e Pasquale in difesa; Van der Meyde, Veròn e Davids in mezzo e Stankovic dietro le due punte Cruz e Adriano. Dopo un primo tempo in cui il Palermo imbriglia bene i padroni di casa e volano cartellini gialli, nella ripresa Zé Maria, trenta secondi dopo il fischio d’inizio, fa partire un cross nell’area rosanero, Adriano svetta su tutti e realizza di testa il gol del vantaggio. È assedio nerazzurro, ma al 67’ Zauli supera in slalom tre avversari, mette il pallone nell’area piccola e Toni la spinge in rete per il pareggio rosanero. Al 72’ fa il suo esordio in A un giovanissimo Obafemi Martins che costringe, poco più tardi, Biava all'espulsione e Adriano, nel finale, fa partire un sinistro violentissimo da fuori area che va a 140 km/h e impatta la traversa, la partita finisce 1-1.

 

Il Palermo alla fine chiuderà il campionato sesto, guadagnando uno storico accesso in coppa UEFA grazie anche ai gol di Toni, che in classifica marcatori con le sue 20 reti finirà terzo. Ma di Inter-Palermo del 2004 resterà sempre impressa quella traversa del "Meazza" che continua a tremare, e così come qualche mese prima, in Norvegia, due uomini sono riusciti a rubare dal Museo Munch il famoso “Urlo”, probabilmente anche "l’Imperatore" in quel match e Luca Toni in tutto il campionato sono riusciti a fare lo stesso con i propri tifosi.

 

 

Fonte foto: passioneinter.com