Rino Foschi: "Cavani? Ero al Mundialito per Pato e invece... Ah se non avessi avuto fretta di venderlo..."

L’ex direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, ora dirigente del Cesena, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato dei talenti esplosi in Sicilia: il primo grande colpo straniero dell’era Zamparini fu Edinson Cavani, pescato proprio da Foschi al Mundialito: “Se devo dire la verità ero an­da­to là per Pato ma vo­le­va­no 12 mi­lio­ni. Così do­vet­ti ‘ac­con­ten­tar­mi’ di Ca­va­ni preso a 3 mi­lio­ni e 900 mila euro. Poi ven­du­to al Na­po­li per 18 milioni? Pochi, con mi­no­re fret­ta si sa­reb­be po­tu­to ri­ca­va­re molto di più – ha dichiarato Foschi -. Però, se mi con­sen­ti­te, prima an­co­ra di Ca­va­ni ne ave­va­mo presi tanti di ot­ti­mi gio­ca­to­ri ri­ven­du­ti molto di più di quan­to li ave­va­mo pa­ga­ti, non di­men­ti­chia­mo che ab­bia­mo avuto ben 5 cam­pio­ni del mondo (Bar­za­gli, Gros­so, Toni, Zac­car­do e Barone, ndr) E dopo arrivò Amau­ri ac­qui­sta­to a 7 mi­lio­ni e ri­ven­du­to a 24, com­pre­se le con­tro­par­ti­te tec­ni­che di No­ce­ri­no e Lan­za­fa­me. Ma spen­de­va­mo poco, meno di 100 mila euro a sta­gio­ne”. Sabino Bisso