Rebus Foschi: si tratta sui termini dell'addio

La nuova proprietà si è già messa a lavoro per plasmare il Palermo 2.0. Scelto il tecnico, bisognerà pensare al calciomercato.
Prima però c’è da scogliere il nodo Rino Foschi. Il quasi ex direttore sportivo del Palermo è sempre più ai margini della nuova società, lo sottolinea anche il fatto che rispetto ad altre volte resta distaccato e rilascia davvero poche dichiarazioni.
Lui stesso, come noi d’altronde, cerca ancora di capire quale potrà essere il suo futuro con la società di Viale del Fante a cui è legato contrattualmente fino al 30 giugno 2020.
«La posizione di Rino Foschi - si legge su La Repubblica-Palermo - per il momento è sospesa, come ha specificato il direttore generale del Palermo Fabrizio Lucchesi. Significa che non è stato esonerato e non si è dimesso. Ma che non ci sia spazio per lui nel club rosanero si capisce da troppi indizi. Primo fra tutti quel ruolo ad interim che lo stesso Lucchesi ha detto di voler assumere in attesa che si chiarisca la situazione, poi l'ingresso di un club manager come Luigi Conte che si è andato a sistemare nell'organigramma accanto a Lucchesi per fare da raccordo con la squadra e al fianco del team manager Vincenzo Todaro. Conte con compiti economico organizzativi e Todaro con quelli più sportivi».
Rino Foschi resta legato al Palermo da un contratto netto di 320 mila euro. Un ingaggio troppo alto per non affrontare la questione rescissione.
«Ma al tempo stesso troppo alta la sua esperienza per rinunciare alla sua capacità di contrattazione. E chissà che l'ultimo colpo non sia proprio un accordo con i rosanero che lasci contenti tutti e non faccia troppo male».
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