Posavec: il futuro è tuo. Ma anche il presente

Da brutto anatroccolo a cigno in una notte. Il portiere croato si scopre punto di riferimento.

Posavec: il futuro è tuo. Ma anche il presente

Il peggiore di tutti che diventa il primo della classe. L’uomo più discusso che si tramuta in punto di riferimento. Il brutto anatroccolo che si scopre cigno. Piccoli eroi crescono: il riferimento è a Josip Posavec, che nella prima stagionale tiene in piedi l’onore di un Palermo a tratti imbarazzante a dispetto delle aspre critiche piovute sino a ieri. Eleggerlo a salvatore della patria sarebbe troppo, dopo una sconfitta. Ma a difensore, sì. Estremo difensore. Il ruolo, d’altronde, è proprio quello.

 

Al Sassuolo è servito un calcio di rigore per abbattere il muro costruito davanti alla propria porta dall’erede di Sorrentino, una dimostrazione di solidità che va a rafforzare il concetto più volte ribadito da Zamparini e Faggiano: non servono altri portieri, il presente e il futuro sono di Posavec. A patto di intervenire, e in fretta, nelle altre zone del campo, verrebbe da aggiungere. Ma sino al prossimo 31 agosto c’è tempo per fare e disfare. In attesa di un necessario salto di qualità.

 

Al cospetto di un pessimismo cronico, peraltro giustificato, meglio volgere lo sguardo a chi era stato bocciato, forse in maniera frettolosa, dopo un paio di rigori concessi agli avversari in altrettante amichevoli pre-campionato. Imparata la lezione, gli errori sono stati convertiti in interventi da portiere all’altezza della situazione. Quasi a ribadire un concetto: a questo Palermo manca l’esperienza. Magari è solo una questione di tempo anche con gli altri. Posavec docet. O forse no.