Il Palermo vince grazie ai gol «multietnici»

Il Palermo vince grazie ai gol «multietnici»

Il Palermo si gioca a Pescara il primo posto in classifica, e nell'attesa si gode il ritorno al gol del suo reparto avanzato. Vero problema della passata stagione, la prolificità dell'attacco rosanero nell'attuale torneo cadetto è notevolmente aumentata e i successi della squadra rosanero stanno arrivando grazie alla polifunzionalità e alla "multietnicità" dei suoi giocatori offensivi.

 

«Sono i gol internazionali che stanno trascinando i rosanero nella scalata verso il primo posto: dalla Macedonia alla Romania, fino all'Uruguay, passando per l'Italia. Nella cartina di Stellone manca solo la Guinea Bissau, poi hanno segnato tutti»: questo è quanto scrive Fabrizio Vitale per la Gazzetta dello Sport, facendo riferimento al paese natale di Carlos Embalo, unico attaccante ancora a secco per via dei pochissimi minuti giocati. Attacco rinato quindi, con 12 dei 18 gol segnati dai rosa arrivati proprio dal reparto avanzato, che vede comandare capitan Nestorovski con 5 reti davanti all'altro macedone Trajkovski fermo a 3, seguono Puscas a 2 e infine Moreo e Falletti con un gol a testa. 

 

La spiegazione sembra piuttosto semplice: probabilmente, per svegliare gli attaccanti, ci voleva un allenatore attaccante. Roberto Stellone, da ex centravanti con una signora carriera alle spalle, sa come consigliare e far migliorare i giocatori più offensivi e tanto sta facendo la gestione di questi ultimi, con il turnover che sta dando la possibilità a tutti di avere le proprie chances e sta sortendo effetti positivi a loro come a tutta la squadra. Nestorovski è stato l'unico attaccante a giocare tutte e 5 le partite della gestione Stellone dall'inizio, Puscas ha segnato, da subentrante, i due gol fondamentali per i successi contro Lecce e Cosenza, Falletti ha aperto le danze a Carpi sostituendo dal primo minuto Trajkovski e Moreo, punta "da trasferta", nonostante non si sia ancora sbloccato con il tecnico romano ha sfiorato più volte la rete e ha fornito l'assist a Nestorovski nella rete del macedone sempre contro il Carpi. 

 

L'attacco del Palermo segna, vince e le mosse di Stellone ricordano quelle della gestione Iachini sempre in Serie B, con gente del calibro di Hernandez, Dybala, Belotti, Vazquez e Lafferty che ruotavano continuamente a partita in corso. La differenza sta nel fatto che il tecnico romano, a differenza dell'ex allenatore rosanero, può usufruire della versatilità di Trajkovski e Falletti per attuare un vero e proprio assalto a trazione offensiva schierando 4 uomini contemporaneamente alla ricerca del gol, vera e propria arma in più in queste prime partite della sua gestione. Tutto lavoro svolto in allenamento, dove Stellone calcola tutte le possibili situazioni di gara che si possono creare unendole alla propria esperienza da punta navigata, e non è un caso se il Palermo in questo momento ha il secondo miglior attacco della Serie B dietro al Brescia.