Manenti: «Caos Palermo? Mi rivedo in Facile»

Manenti: «Caos Palermo? Mi rivedo in Facile»

Il Palermo versa in una situazione economica che dire precaria è riduttivo, con la scadenza per il pagamenti degli stipendi prevista per sabato e le casse del club a secco. Tifosi e addetti ai lavori temono il tracollo della compagine in lotta per la Serie A e, ancora peggio, una società senza futuro che rischia di fare la fine del Parma nel 2015. Proprio Giampiero Manenti, l'imprenditore brianzolo che acquistò il club ducale per poi subire il tracollo e la ripartenza dalla Serie D, intervistato da TuttoMercatoWeb ha parlato della situazione che sta vivendo il Palermo e della rabbia che si è generata in città, soprattutto nei confronti dell'amministratore delegato Emanuele Facile:

 

«Non è corretto bersagliare Facile, il Palermo da qualche anno porta dei meno a bilancio e non ci vuole un minuto a sistemare le cose. Quello che fa la differenza è il management. Se uno fa l’imprenditore sa come funziona. Oggi nessuno è stupido da buttare soldi dentro una società. Se una società funziona si possono fare degli investimenti, altrimenti no».

 

 

NUOVO CASO PARMA
«Beh... io sono stato assolto. E Facile proverà quello che ho provato io. Io capisco i tifosi, ma basti pensare che il 90% delle società non funziona. Chi ha messo gli striscioni contro Facile non sa come va il mondo: mi rivedo in lui perché è considerato il capro espiatorio. Vorrei tre Facile e cinque Manenti nel calcio italiano, così cambierebbe il sistema. Piuttosto i tifosi del Palermo dovrebbero aiutare anziché bersagliare l’attuale amministratore. Ha richiesto un milione per la cessione quote? Fa bene. Anche perché il suo gruppo ha pagato solo dieci euro. Giusto così».