Palermo, gli inglesi e il marchio. Parla Zamparini

Palermo, gli inglesi e il marchio. Parla Zamparini

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Maurizio Zamparini - dopo sei mesi trascorsi agli arresti domiciliari - torna a parlare e lo fa dalle colonne del portale PalermoToday.

 

Mi hanno truffato anche loro - dice - esattamente come quel mitomane di Baccaglini. Chiederò un cospicuo risarcimento, poi donerò tutto in beneficienza

 

Continua…

«Denuncerò il sistema orrendo che governa il calcio e che vi ha tolto la serie A per due anni di fila - dice - chiedendo il giusto risarcimento danni. Poi devolverò tutto in beneficenza. Ai tifosi dico che non ho mai detto di voler rimontare in sella, anzi. Penso esattamente il contrario. Non ci saranno più selle da montare ma soltanto la mia famiglia da amare e tutelare. Il calcio per i miei 32 anni di passione e gestione assolutamente trasparente ha deciso di darmi cinque anni di squalifica. E alla fine sono contento, altrimenti avrei rischiato di essere squalificato dalla mia famiglia».

 

Sugli inglesi.

«Sicuramente mi hanno truffato anche loro – continua Zamparini, esattamente come quel mitomane di Baccaglini. I miei avvocati sono a lavoro per adire per vie legali anche contro questi individui. Per quanto riguarda gli ultimi proprietari invece (Arkus Network) dovreste chiedere chiarimenti alla signora De Angeli, a Foschi e all’avvocato Gattuso. I signori che hanno rilevato il Palermo hanno distrutto un vero e proprio patrimonio da oltre 50 milioni di euro. Ciò che vorrei fare notare è che negli ultimi campionati, pur con denunce di reati inesistenti, istanze di fallimento e miei arresti domiciliari il Palermo era comunque riuscito a meritare la serie A. Solo ed esclusivamente sul campo. Questa Serie A vi è stata rubata per ben due volte».

 

Infine, sulla cessione del marchio.

«Se ci avessero detto che l’operazione non andava bene, avremmo sicuramente provveduto in maniera diversa come sempre fatto negli anni passati, magari cedendo anche dei giocatori. Abbiamo scelto il marchio poiché così si manteneva l’organico forte senza cessioni, versando in tre anni 20 milioni, pari alle plusvalenze prodotte. Ci hanno sempre dato l’ok, e questo non lo dice Zamparini, sta scritto nei documenti. E i danni che io chiedo sono per questo: tu organo di controllo mi autorizzi non eccependo negli anni alcuna irregolarità, e poi sanzioni quello che avevi approvato togliendo al Palermo la serie A?!».

 

Conclude...

«Io ho firmato i bilanci che non redigo, ma fatti dai commercialisti del Palermo, poiché la società di certificazione e la Covisoc avevano riscontrato tutto regolare: e perciò ho firmato certo della massima regolarità, così come confermato anche dai miei professionisti e organi societari. Avessero eccepito irregolarità avremmo fatto diversamente. E hanno avuto anche il coraggio di squalificarmi oltre che di negare la serie A a questa piazza».