Palermo, Diamanti: "Pronto per fare i novanta minuti, crediamo in De Zerbi"

Le parole del fantasista rosanero prima della partenza per il ritiro di Coccaglio

Ancora non ha trovato il gol Alessandro Diamanti, ma il trequartista di Prato resta fiducioso. Intervenuto in conferenza stampa, a Boccadifalco, prima della partenza per Coccaglio, dove si svolgerà il ritiro di preparazione al match di Bologna, il giocatore del Palermo ha parlato delle sue condizioni e di quelle dell'intera squadra. "Mi sento molto bene perché mi alleno sempre con grande voglia, professionalità ed entusiasmo. Come è normale che sia. Sto bene e mi preparo, sono sempre pronto per fare i novanta minuti. Però poi decide, giustamente, l’allenatore. Io sono a completa disposizione del mister, ho un bellissimo rapporto con lui, credo in quello che fa. Crediamo in De Zerbi perché sta 24 ore su 24 sulla squadra. E’ una persona che vive il suo lavoro con entusiasmo, passione e personalità. Ne ho visti di leader, ma così sul pezzo raramente. E’ una persona che adoro, schietta, che dice tutto quello che deve dire senza fare giri di parole. E’ un segnale di intelligenza, non è che bisogna avere 40 o 60 anni, è proprio la persona. Sta facendo crescere tutti i singoli, dispiace solo di non trovare quei punti che ci farebbero stare più tranquilli. Ci ha conquistati col lavoro. Il gol? Vivo tutto con estrema positività, cosa dovrei fare? Abbasso la testa perché non segno? Ovviamente dispiace non aver segnato. In passato è sempre arrivato, spero accada il più presto possibile, soprattutto per l’ambiente che non vede l’ora di festeggiare con me e può essere utile per far punti. Io però voglio essere utile alla squadra, il resto viene da sé". Il Palermo viene da cinque sconfitte consecutive, situazione che rende Diamanti preoccupato: "La preoccupazione rende le persone più concentrate, ma dispiace che non arrivino punti, facciamo dei piccoli errori che ci costano la partita, non parlo di reparti, ma di tutta la squadra. Quando vinciamo lo facciamo insieme, come quando perdiamo. Questi piccoli dettagli li stiamo pagando cari. Ho passato dei momenti così in carriera, vedo che quando sbagliamo paghiamo sempre, anche il più piccolo errore, succede. Però non dobbiamo abbassare la testa, senza pensarci troppo, dobbiamo solo lavorare. Io vedo che lavoriamo molto bene, ma la domenica bisogna metterci la stessa felicità ed entusiasmo con cui ci alleniamo, bisogna essere meno preoccupati la domenica. Essere preoccupati va bene, però la domenica giochiamo ed è la cosa più bella del mondo. E’ inutile allenarci al massimo ogni settimana se poi la domenica vai in campo con la paura".