Avv.Di Cintio: «Tutto può ancora succedere, giusto andare avanti»

Avv.Di Cintio: «Tutto può ancora succedere, giusto andare avanti»

 

Le motivazioni del Collegio di garanzia del Coni in merito al rigetto della sentenza sul caso Frosinone aprono per il Palermo nuovi scenari, anche imprevedibili.

 

I rosa in questo momento si stanno muovendo su due fronti per ottenere il blocco dei campionati e l'ammissione in Serie A e, al contempo, un grosso risarcimento danni dovuti alle lunghe tempistiche che, di fatto, hanno privato al club rosanero la massima serie e oltre 50 milioni di entrate.

A prescindere dall'esito della sentenza si tratta comunque di «una pronuncia che farà giurisprudenza», come affermato dall'avvocato Cesare di Cintio, esperto di diritto sportivo intervistato dal Giornale di Sicilia

 

BEFFA

«Le motivazioni possono lasciare adito a qualche rammarico, visto che viene evidenziata una condotta sbagliata non in una partita della stagione regolare, bensì in una finale play-off dove non sono in palio i tre punti ma l'intera annata. Una motivazione rilevante secondo il Collegio di garanzia che merita di essere sanzionata attraverso l'articolo 17 del codice di giustizia sportiva. Chiaro che oggi non è possibile applicarlo vista la situazione cristallizzata in ordine sportivo. Al Palermo, però, la sanzione diversa che verrà applicata al Frosinone serve a poco». 

 

BLOCCO CAMPIONATI

«Tutto può succedere, tutto è possibile. Secondo me, però, è complicato in questo momento considerando che i campionati sono già partiti. In passato, in situazioni simili, l'interesse del singolo è stato ritenuto recessivo rispetto all'interesse della collettività. Se ben argomentato, però, può diventare una cosa interessante da proporre al Tar. L'ipotesi di rigiocare le partite, però, è poco praticabile a differenza del risarcimento del danno».

 

CASI FUTURI

«Quanto è importante questa sentenza per il futuro? Molto importante, visto che viene data la definizione di cosa si intende per alterazione di gara in casi di questo genere. Non ricordo a memoria episodi di lanci di palloni in campo, un episodio che adesso il Collegio di garanzia chiede venga sanzionato. Cambia nei campionati minori: io ho fatto l'arbitro nelle categorie dilettantistiche, in molti campi era abitudine tirare i palloni in campo per disturbare l'azione. In passato non era un atteggiamento che veniva sanzionato, adesso sì perché altera la competizione». 

 

 

Fonte foto: retesport.it