«Palermo è ambiziosa, vogliamo fare un campionato importante»

«Palermo è ambiziosa, vogliamo fare un campionato importante»

Domenica alle 20:30 al "Renzo Barbera" il Palermo scenderà in campo contro il Vicenza per il secondo turno di Coppa Italia. Il mister Bruno Tedino è intervenuto oggi in conferenza stampa dal Tenente Onorato di Boccadifalco e ha parlato del primo impegno ufficiale che attende i rosa:

 

VICENZA

«Una partita di alto valore perché è la prima ufficiale. Il Vicenza non è una squadra facile da battere perché chi conosce il campionato di Lega Pro, e io penso di conoscerlo, sa che il Bassano è una squadra che negli ultimi 5 anni ha fatto un campionato straordinario e a parte l'anno scorso, che si sono ripresi in tempo, hanno sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. Una società moderna, veloce, rapida, gestita molto bene e che ha giocatori importanti, di conseguenza non è una sfida come quella dell'anno scorso ma è molto più difficile e dura».

 

TEDINO 2.0

«Sono molto più concentrato perché secondo il mio punto di vista quest'anno è diverso l'approccio perché se l'anno scorso ero una persona che dovevano conoscere tutti, soprattutto in spogliatoio, quest'anno mi conoscono un pochino di più. Rispetto all'anno scorso forse la cosa che mi piace di più portare, nei confronti di un gruppo, non è soltanto il lavoro e il rapporto interpersonale ma anche la convinzione di costruire qualcosa di importante e di avere, magari, quell'autostima e stima reciproca fra giocatori che forse l'anno scorso ha tardato un po' ad arrivare. Lo scopo finale è sempre quello di fare un campionato importante, cercare di giocare bene e vincere, quelli che si nascondono a me non piacciono. Questa è una citta, una società e una proprietà ambiziosa e se c'è ambizione vuol dire che c'è anche voglia di arrivare in una categoria importante. Magari partiamo leggermente a fari spenti perché c'è ancora il mercato in atto dove si occupa il direttore (Foschi n.d.r), quindi metteremo in campo quelli che avranno più possibilità dal punto di vista mentale, fisico o sul lavoro che hanno proposto durante la settimana».

 

LE SCELTE

«Nessun calciatore è venuto da me a dirmi "non voglio giocare", voglio essere onesto con me stesso e devo essere onesto con loro. Ci sono situazioni in embrione per quanto riguarda molti giocatori o qualche giocatore, sui quali sinceramente guardiamo il campo che risposte da, solo il campo è il giudice severo di un fattore. Il direttore in maniera molto serena mi ha detto: "Devi guardare il campo, sono tutti disponibili quindi fai giocare chi vuoi", e siccome il mio filtro al momento è il direttore e ci sentiamo costantemente mi ha messo a disposizione questo gruppo e mi ha detto di decidere chi in questo momento ha più propensione a fare una partita importante come quella di domani».

 

JAJALO E RAJKOVIC

«Restano? Io me lo auguro sotto certi aspetti egoisticamente parlando perché sono dei ragazzi molto seri e due giocatori che vengono da un'annata strepitosa. Sono due giocatori che ogni allenatore, egoisticamente, vorrebbe avere nella propria rosa, ma ripeto sono cose che non mi riguardano. Io devo fare il mio lavoro e vedo che le sedute di lavoro sono molto migliore rispetto all'anno scorso, anche perché c'è questa conoscenza che prima non c'era. Sono molto soddisfatto davvero di quello che stanno facendo tutti, proprio tutti».