È ancora corsa a tre, ma il club può restare a Zamparini
Dopo il caos generato dal ritiro di Raffaello Follieri dalle trattative per l'acquisto del Palermo la corsa continua, e rimangono comunque tre i candidati per aggiudicarsi il club di viale del Fante. Adesso infatti la partita si gioca fra Antonio Ponte, che continua ad essere ad oggi l'unico candidato alla presidenza del Palermo, la nuova cordata tirata in ballo fra ieri e oggi da Zamparini e lo stesso patron rosanero.
Stando a quanto riportato oggi dal Giornale di Sicilia il nuovo gruppo americano sarebbe l'ultima vera speranza di cessione totale del Palermo. I rapporti con Zamparini si sarebbero intensificati negli ultimi giorni ma è difficile ipotizzare una chiusura della trattativa in due settimane, nonostante lo stesso patron abbia dichiarato di essere ad un punto avanzato. Trattandosi di una società quotata in borsa vi è già la massima copertura documentaria per portare avanti la trattativa, quindi garanzie già verificate, ma come controeffetto vi è anche una limitazione di riservatezza ancora più stringente che non permette di diffondere informazioni.
«L'unica certezza, su questo nuovo aspirante acquirente, è che quando presenterà una proporta dovrà aspettare prima di vederla accettata. Perché Zamparini avrebbe dato a Ponte la sua parola di avvisarlo in caso di offerte definitive per l'intero pacchetto azionario, in modo da dargli una schance per verificare se il fondo Raifin, insieme agli altri due gruppi alle spalle, potrà riuscire a pareggiare la cifra richiesta dall'imprenditore friulano (15 milioni più altri 25 per gli oneri gestionali)»: così scrive sempre la testata locale, con il patron che continua quindi ad aspettare nuove mosse da parte del businessman italo-svizzero.
I tempi tuttavia iniziano a stringersi, perché la nuova assemblea dei soci è stata fissata per il 10 novembre, e se entro quella data non sarà stata ufficializzata la cessione totale della società Zamparini sarà costretto a cedere a Ponte il 10% delle azioni per poterlo nominare nuovo presidente del Palermo. Qui però entra in gioco la terza opzione, ovvero lo stesso Zamparini. Il patron avrebbe infatti comunicato al collegio dei sindaci la volontà di voler saldare 10 dei 22 milioni di debito che Alyssa ha nei confronti del club rosanero, così da poter ottenere l'approvazione di bilancio da parte dei revisori. Ipotesi però legata esclusivamente in caso di esito negativo da parte di tutte le trattative di cessione, poiché qualora il patron decidesse di far fondo ai propri asset la cessione delle quote diventerebbe praticamente impossibile.
Il destino del Palermo resta legato, ancora una volta, al gioco dei tre tavoli.