Cessione club, cambiano le carte in tavola. Servono 40 milioni

Cessione club, cambiano le carte in tavola. Servono 40 milioni

 

Parte ufficialmente il conto alla rovescia per la cessione del Palermo. Con gli ultimi eventi che hanno coinvolto il patron Maurizio Zamparini le carte in tavola sono cambiate, e per quanto non si parli ancora di cifre ufficiali si stima che i tre fronti con i quali l'ex presidente sta lavorando dovranno muoversi su una cifra intorno ai quaranta milioni di euro.

 

Secondo il Giornale di Sicilia le trattative per la cessione del club rosanero dovrebbero partire da una base di quindici milioni, a cui bisogna aggiungere, viste le difficoltà incontrate negli ultimi anni dalla società di viale del Fante dal punto di vista economico, gli oneri di gestione per un totale che dovrebbe aggirarsi, per l'appunto, su una cifra vicina ai quaranta milioni. «Non si tratta ancora di cifre ufficiali, perché i legali di Zamparini stanno ancora lavorando ai documenti per permettere alle tre cordate in corsa di avviare la fase di due diligence, ma le stime sul valore del club ballano proprio attorno a questi punti»: così scrive oggi la testata locale, facendo leva anche sul fatto che il patron rosanero ha richiesto anche un bonus personale in caso di promozione del Palermo in serie A e vorrebbe garanzie sugli investimenti per lo stadio e il centro sportivo prima della sua uscita dalla società. Non bisogna dimenticare inoltre il credito di 22 milioni associato ad Alyssa, che in caso di acquisizione totale del club da parte degli investitori andrebbe a carico proprio di questi ultimi.


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Investitori che in questo momento rispondono prevalentemente ai nomi di Ponte e Follieri, e adesso tocca a loro rilanciare con le garanzie richieste per andare avanti con le rispettive trattative. Le vicessitudini che hanno coinvolto Zamparini nelle ultime settimane hanno cambiato le richieste del patron, che adesso pare voglia uscire in maniera definitiva dal club mettendo in difficoltà il businessman italo-svizzero, il quale adesso dovrà chiedere uno sforzo maggiore ai due gruppi alle spalle del fondo Raifin per mettersi al passo con le nuove richieste dell'ex presidente rosanero.

Dall'altro lato accelera invece l'imprenditore foggiano, che con l'affiancamento di Bogarelli ha trovato nuove forze per provare ad affondare il colpo decisivo e convincere Zamparini di avere tutte le garanzie necessarie. 


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In attesa di capire le mosse della famosa cordata americana, che al momento rimane defilata e attende novità, con il consiglio di amministrazione atteso per il 26 ottobre Ponte rimane ad oggi l'unico candidato alla presidenza del Palermo e si aspetta il ritorno del patron da Londra, impegnato in altre questioni lavorative, per avere nuovi dettagli in merito alla cessione societaria.