Un gol segnato da 2000 persone

Un gol segnato da 2000 persone

Andrea Rizzo Pinna porta palla per vie centrali e vede che a sinistra c'è un compagno libero. Si tratta di Christian Langella. La mezzala sinistra del Palermo prosegue nel movimento a inserirsi, stoppa il pallone quasi del tutto indisturbato e con tutta la forza che ha in corpo spara una botta mancina che batte il portiere della Supergiovane Castelbuono. Chi mai si sarebbe aspettato di raccontare, nell'estate del 2019, un gol del Palermo che ha come protagonisti due ragazzi di fatto sconosciuti fino a pochi giorni fa nell'ambiente palermitano? Eppure il talentuoso numero 10 di scuola atalantina e il centrocampista che nonostante gli appena 19 anni vanta già la vittoria di un campionato tra i "grandi", rappresentano già due certezze e altrettanti punti fermi della nouvelle vogue del calcio a Palermo. E non è un caso il fatto che il primo gol della nuova storia della compagine rosanero, il primo volo dell'aquila che si è tirata a lucido dopo mesi (se non anni) di atroci sofferenze, sia arrivato da loro.

 

Il gol di Langella contro la Supergiovane Castelbuono, alla fine dei conti, è un gol fine a se stesso. Una rete che vale solo per dare enfasi all'inizio di qualcosa di nuovo. Ma ecco che viene fuori il lato romantico e sensibile di questa marcatura, che anche sul piano dello sviluppo dell'azione non è poi tanto male, visto che nasce da un recupero a centrocampo e da un bell'assist di quello che potrebbe essere il fantasista del Palermo che sta nascendo. La rete del campo sportivo di Petralia Sottana, gonfiandosi in preda alla potenza del tiro dell'ex di Pisa e Bari, ha fatto in modo che tutto il recente e inglorioso passato del calcio a Palermo fosse stato scrollato via dalle spalle di tutti, dai semplici appassionati ai tifosi purosangue, dagli addetti ai lavori ma persino di chi, come noi che giornalmente scriviamo e informiamo gli utenti, ci siamo dovuti sobbarcare lo spiacevole e ingrato compito di riportare, raccontare e talvolta anche rendere note per primi notizie che solo nel peggiore tra gli incubi avremmo voluto anche solo leggere.

 

E poi c'è il fattore ambientale. Perchè diciamoci la verità, la conclusione di Langella che ha trafitto il portiere della Supergiovane Castelbuono era già potente e precisa di suo, ma a spingere definitivamente quel pallone verso la rete avversaria c'erano i circa 2000 tifosi presenti sulla tribuna del campo di Petralia Sottana, e non solo lì. Un tripudio che ha sancito, forse in maniera definitiva, la fine della rottura tra il Palermo calcio e parte della sua tifoseria, stanca dei soprusi e della gestione dilettantistica dei precedenti proprietari a tal punto da voler dire "basta" anche al suo amore più grande. E allora accettiamo - anche perchè non abbiamo alternative - che i nostri nuovi idoli si chiamino Rizzo Pinna o Langella. Teniamoci stretto un centravanti il cui cognome, fino a pochi giorni fa, era noto solo perchè lo stesso di un pilota di Formula 1. Teniamoci stretto Pergolizzi che ammette la sua emozione nell'immediato prepartita di un'amichevole contro una formazione di Prima Categoria.

 

Teniamoci strette e godiamoci queste nuove sensazioni di genuinità, di novità, di un calcio senza eccessive pretese se non quelle legate al risultato e alla necessità di tornare dove Palermo e il Palermo meritano di stare, soprattutto in base a quanto si è visto ieri a Petralia Sottana sul piano affettivo e scenografico. Ripartiamo dal bagno di folla per un'amichevole tra una formazione di Serie D e una di Prima Categoria, e portiamocelo dietro per i prossimi mesi e anni. Senza che questa fiamma appena accesa non si smorzi, com'è già successo.