Palermo, adesso tocca a De Sanctis. E anche, forse soprattutto, al City Group
Se per un suo omonimo a volte la follia sembra l'unica via per la felicità, per Morgan De Sanctis oggi è il momento della razionalità più fredda.
Il nuovo direttore sportivo del Palermo è alla prova del 9. Nove come i giorni che mancano alla chiusura del calciomercato. Nove come... no, per fortuna (e per scelta) il numero di tasselli mancanti per completare l'organico rosanero è decisamente inferiore.
C'è la pratica portiere da liquidare in fretta e furia: Consigli (pista che sembra già tramontata), Costil (un piano B), Sirigu (suggestione con retrogusto di extrema ratio), Radu e Moldovan (i nomi nuovi). Operazione che rientra a pieno titolo tra le priorità, perché al momento in rosa ci sono soltanto due estremi difensori arruolabili. Ciononostante, l'impressione oggi suggerisce che, perso Gomis, questa potrà essere la stagione della definitiva maturità per il giovane Sebastiano Desplanches.
De Sanctis, però, ha almeno altre due matasse da sciogliere.
Anche queste in fretta, ma senza furia. Dal momento che per difensore centrale e attaccante (non centravanti, piuttosto jolly offensivo, questo filtra) serve quella necessaria lucidità per non sbagliare i profili da consegnare ad Alessio Dionisi, il quale può annoverare tra le sue qualità anche quella comunicativa (“la squadra è pronta per affrontare il campionato”: giusto non fiaccare la stima dei giocatori che oggi ha in organico), ma sembra consapevole che la rosa a sua disposizione non è ancora completa (“a parlare oggi di questo – un quarto d'ora dopo il k.o. di Brescia, ndr – rimango un po' col boccone amaro”).
Dunque è il momento di Morgan De Sanctis.
Che ha già dimostrato di avere occhio per i buoni giocatori e fiuto per l'affare: Blin e Pierozzi per meno di 3 milioni totali ne sono un esempio, come l'acquisto a costo zero di Alfred Gomis, che prima dell'infortunio aveva iniziato a dimostrare qualità e profonda esperienza. E nell'auspicio che lo stesso potremo dire in futuro per quanto riguarda il giovane Appuah, oggi per il direttore sportivo del Palermo non c'è altra strada se non quella già percorsa nella prima parte della campagna acquisti.
La premessa, tardiva, è che il Palermo, dunque il tecnico in primo luogo, ha deciso che a sinistra il quadro è completo così com'è: fiducia a Kris Lund, nella speranza che il lavoro quotidiano lo aiuti a crescere là dove mostra ancora diverse lacune. E che gli “adattabili” a terzino sinistro siano adeguati ad assolvere il ruolo.
Dunque difensore centrale e attaccante.
Federico Ceccherini, 32 anni, non rientra nei piani dell'Hellas Verona, che già la scorsa stagione lo aveva dato in prestito in Turchia, al Karagumruk. Non appare una operazione complicata, come invece quella che riguarda il compagno di squadra Diego Coppola, appena 20 anni ma già 48 presenze in Serie A, titolare in entrambe le partite giocate dal Verona in questo inizio di stagione. Paolo Zanetti punta sul classe 2003, il cui cartellino ha un valore di 6 milioni. Operazione a dir poco improbabile. Su Gian Marco Ferrari, 32 anni, ex Sassuolo, svincolatosi il 30 giugno, un pensiero si era fatto prima di arrivare a Nikolaou. Ferrari, pur essendo interprete di esperienza, è mancino, come il greco arrivato dallo Spezia e Pietro Ceccaroni. Per questo, al momento, da escludere.
Sull'attaccante, infine, fari spenti dal club di viale del Fante.
Ante Crnac è stato poco più che un'idea in caso di partenza di Matteo Brunori. La cifra monstre, 11 milioni di euro, messa sul piatto dal Norwich per strapparlo al Rakow suggerisce che il croato non rientrava nel casting rosanero per il ruolo di terzo attaccante. Il secondo ed ultimo nome noto è quello di Tadeo Allende, argentino, classe 1999, ala destra e all'occorrenza attaccante centrale. Ma il Celta Vigo non lo regala: almeno 5 milioni di euro.
Su questo aspetto, in chiusura, vale la pena concentrarsi. Perché lo stesso De Sanctis, a cui oggi si dà per forza di cose la responsabilità di chiudere in bellezza questo calciomercato, in fase di presentazione aveva chiarito che “non c'è un budget che mi condiziona se devi spenderlo più da una parte o dall'altra”. Il Palermo in questa campagna acquisti ha fin qui speso non tanto, ma bene (quasi 6 milioni). Ed era pronto ad investirne quasi 10 per il difensore ventenne Valentìn Goméz. Il che porta ad una conclusione, che è però innanzitutto un auspicio: tocca sì a Morgan De Sanctis, ma adesso tocca anche, forse soprattutto, al City Football Group.