Orlando contro la Giustizia sportiva: «Non finisce qui»

Orlando contro la Giustizia sportiva: «Non finisce qui»

 

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando non ci sta e, dopo il rigetto della Corte Federale d'Appello sulla sospensione dei playoff, si sfoga in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport:

 

«I playoff, in via cautelare, andavano sospesi – afferma Orlando – . Chiedo l’intervento d’urgenza da parte del governo nazionale che adotti un decreto che preveda, in casi come questo, la nomina di un commissario, è previsto in casi di mafia e di fallimento, per separare la responsabilità amministrativa dalla squadra. Un commissariamento per il tempo necessario a definire la situazione».

 

GUERRA LEGALE

«È aberrante in termini giuridici che gli errori fatti dagli amministratori vengano pagati dai lavoratori. Invece qua si penalizzano una città, una squadra e una tifoseria che non hanno responsabilità con riferimento alla gestione amministrativa, con il paradosso che il presidente della vecchia proprietà è stato messo fuori dal giudizio e con l’altra aggravante che c’è una nuova proprietà diversa dalla vecchia. La retrocessione vorrebbe dire l’inizio della mia guerra nei confronti di questo sistema di giustizia sportiva. Il mio dovere di sindaco è di adire a tutti gli organi competenti giudiziari e non. Per me si deve dimettere l’intero consiglio direttivo della Lega. Io su questa vicenda non mi fermo, non finisce qui. Sarà un’estate calda per i convenuti in giudizio».


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