Nocerino: «Piansi quando andai via da Palermo. Adesso...»

C'è chi segue il Palermo in D anche dagli Stati Uniti e non Di Piazza, ma un ex calciatore. Antonio Nocerino è rimasto molto legato a Palermo e al Palermo e nell'intervista di ieri sera a Diretta Stadio su 7Gold ha raccontato dei suoi anni qui e di come ha sofferto quando è dovuto andare via:
«Quando sono arrivato al Palermo, già in ritiro avevamo raggiunto con il presidente di aver firmato 5 anni con lo stesso stipendio. Poi sono dovuto andare via purtroppo. A Palermo avevamo distrutto tutti i record che avevamo davanti, era un gruppo impressionante il nostro. Tanti professionisti e persone serie prima di tutto: dove andavamo a giocare ci temevano tutti. A Roma per la finale di Coppa Italia, vedere tutti quei tifosi vestiti di rosa è stata una emozione incredibile e forse è stato l’inizio di tutti i momenti brutti che sono seguiti. Se ho sentito la dirigenza attuale? Il direttore Castagnini l’ho incontrato al corso UEFA B per allenatori a Coverciano. Con l’attuale dirigenza non ho parlato per un eventuale contratto. Pensandoci, in queste categorie minori, solo Palermo mi può far venire la pelle d’oca. Se mi chiamassero, valuterei più il Palermo che altre squadre, dato che ho tante offerte. Quando era in Serie A ho fatto di tutto per ritornare. Non ho mai giocato per i soldi, ma per essere ricordato nel futuro.
RICORDI
«Mia moglie e io abbiamo pianto tanto quando siamo andati via da Palermo. Lei ha anche una sua migliore amica in città. Su Instagram, quasi per scherzo mi scrissero di tornare. Io avevo risposto che non dipendeva da me, ma comunque Palermo sarà parte di me per tutta la vita. Voglio ancora mettermi in mostra perchè per me lo sport è tutto. Per me l’aspetto umano è la cosa più importante di tutte e mi sentivo bene quando mangiavo pane e panelle alle 8 di mattina. Adesso seguo sempre la squadra in Serie D perchè in qualche modo c’è un affetto molto grande, inspiegabile. Forse potrei essere definito un ambasciatore non ufficiale del Palermo. Spesso mi sento con Balzaretti, Cassani, Pastore, Sirigu, Cavani, il magazziniere Pasquale, l’addetto stampa Andrea Siracusa… Spero di ritornare presto in città perchè tutto quello che ho vissuto mi manca tanto».