«Proporrò di bloccare competizioni sportive per tutto aprile»

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Lo sport, e non solo, è fermo a causa dell’emergenza da SARS-CoV-2, il nuovo Coronavirus. Dopo i primi focolai nel nord Italia e dopo le pressioni di Leghe e AIC, il calcio in Italia è stato sospeso.

 

Il Ministro dello Sport Spadafora, intervistato dal quotidiano la Repubblica, ha parlato della ripresa dei campionati e di tanto altro:

«Il calcio? Non ricomincerà il 3 maggio. Le squadre di serie A hanno già sbagliato quando era il momento di fermarsi. Devono capire che nulla sarà più come prima».

 

TENUTA SOCIALE DEL PAESE

«Se sono preoccupato? Molto. Siamo su un crinale delicato: dopo le prime due-tre settimane di chiusura e sacrifici, c’è il rischio di passare dalla fiducia alla rabbia. Vedo i primi segni di cedimento, soprattutto al sud. Il 27 del mese è passato da un giorno e ci sono persone che cominciano a sentirsi mancare la terra sotto ai piedi. Così come ci sono forze che potrebbero approfittarne, destabilizzando ancora di più la situazione».

 

AIUTI ECONOMICI

«Dobbiamo essere in grado subito, non con il decreto di aprile, ma adesso, di fare un piano per immettere liquidità straordinaria immediata nelle tasche degli italiani. Siamo contenti che il presidente abbia accettato una proposta del Movimento 5 stelle che vede nei comuni e nel terzo settore gli strumenti migliori per arrivare rapidamente ai cittadini in difficoltà. È un primo passo, bisogna continuare in questa direzione».

 

AIUTI ALLE FAMIGLIE

«C’è una fetta di popolazione che vive di espedienti, di lavori in nero, di situazioni non contrattualizzate come dovrebbe essere. Dobbiamo aiutare anche loro. E le partite Iva che non possono permettersi di fermarsi un mese».

 

PARTITE IVA

«I 600 euro non sono sufficienti. Bisogna partire da chi è in regola, ma non possiamo fingere di non vedere che nel sommerso ci sono famiglie che ora non hanno di che vivere».

 

RITORNO ALLA NORMALITÀ

«Quando la gente potrà tornare ad uscire? La nostra prima preoccupazione adesso deve restare quella di salvare vite. Non abbiamo nessun elemento per dire che tra due settimane si potrà riaprire qualcosa. Chi lo fa, come Matteo Renzi, soffia sul fuoco».

 

MOSSE ECONOMICHE

«Sappiamo tutti che pagheremo un prezzo economico altissimo dallo stop che stiamo imponendo e sappiamo che dopo serviranno misure molto forti, ma non c’è un altro modo per evitare che l’epidemia continui a mietere vittime e ad estendersi a tutto il Paese con i numeri e la forza dirompente che ha avuto al Nord».

 

PARTITA DI CALCIO

«Pensavo ai nostri ragazzi abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta d’acqua: tutto questo mancherà per molto tempo. Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità si tenessero le Olimpiadi».

 

CRISI MONDO DEL CALCIO

«Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita. Dal calcio di serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che niente dopo questa crisi .- potrà più essere come prima».

 

 

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