Sabatini: «Quel Palermo dettava legge per tutta l'Italia»

Sabatini: «Quel Palermo dettava legge per tutta l'Italia»

Walter Sabatini ha riallacciato il nastro dei ricordi in diretta su TeleOne e ha parlato della grande esperienza di Palermo. L'ex direttore sportivo rosanero ha raccontato alcuni aneddoti nel corso della trasmissione "Notte Rosa". Queste le sue parole:

 

 

“Eravamo la squadra che andava in giro per l’Italia a dettare legge. Ricordo quando siamo andati a vincere per ben tre volte consecutive a Torino contro la Juventus e non è qualcosa che accade tutti i giorni”.

 

 

I CAMPIONI DEL PALERMO E LA VICENDA MICCOLI

“C’erano calciatori meravigliosi, a partire da Migliaccio fino a Sirigu, senza citare i soliti noti, come Miccoli naturalmente”. E parlando di Fabrizio Miccoli: “Sono davvero dispiaciuto per le sue vicende personali, perché è un ragazzo buono, ingenuo e un po’ tontolotto. Quello che io ho visto fare da Miccoli non l’ho visto rifare da campioni magari più affermati di lui”.

 

 

MAURIZIO ZAMPARINI

Sabatini ha parlato anche del patron Maurizio Zamparini: ”Lui credeva in un Palermo che si misurasse alla pari con tutti: anche nel mercato, perché mi dava veramente licenza di poter fare cose impensabili”.

 

 

 

L'ARRIVO DEL "FLACO" PASTORE

In chiosa, la storia riguardante l'acquisto del "Flaco" Javier Pastore: “Zamparini aveva un’attrazione fatale per Pastore, quando io gli mandai un video con le sue migliori giocate, che in quel periodo giocava nell’Huracan, il presidente mi ha chiamato e mi disse: ‘Ma lei questo giocatore l’ha già preso?’. Io gli feci che, a seguirlo, c’erano top club come il Milan, ma lui mi disse apertamente: “Non me ne frega un ca***, prenda l’aereo e vada in Argentina, le do due giorni di tempo!’. E quando Pastore arrivò in Austria, Zamparini lo prese in macchina e lo portò a comprare le scarpe come se fosse suo figlio”, ha concluso il dirigente.