Nel Palermo si spende poco e male: tanti errori costosi per consigli sbagliati

Le ultime campagne acquisto condizionate dai consulenti di Zamparini, e la squadra si è indebolita

Il 1° settembre Zamparini, piccato dalle critiche espresse dai media sulla campagna acquisti appena ultimata dal Palermo, pubblicò un comunicato ufficiale nel sito della società,  che spiegava come si era proceduto, e terminava così: "Siamo certi di aver rinforzato in maniera importante sia la difesa che il centrocampo. In attacco non siamo riusciti a concludere per un giocatore determinante, oltre a Diamanti, che a nostro parere con Nestorovski compensa ampiamente l’uscita di Gilardino. Dispiace che per i media il Palermo non abbia operato per rafforzarsi. Per noi l’ha fatto nell’ottica che il nostro allenatore attui un gioco propositivo nel quale crede e per il quale ha sostituito Iachini”. Tutti sappiamo come abbia  proceduto poi  la squadra, dopo questa ultima  scellerata campagna acquisti,  che  già c'è il terzo allenatore, e la squadra si trova quasi in serie B. Oggi il Corriere dello Sport esamina il comportamento di Zamparini, che non ha accettato i suggerimenti degli organi tecnici nel tempo  a lui vicini, cioè di Di Marzio, Foschi, Faggiano, Iachini e Ballardini che avevano tutti insistito per prendere calciatori italiani e già rodati. Seguendo evidentemente  consigli sbagliati, rinunciando ai trentenni ed a calciatori che vantavano esperienze in A (Sorrentino, Rigoni, Maresca, Gilardino) e si sono acquistati elementi tutti da scoprire, regolarmente stranieri, con problemi di lingua e inserimento tattico ed umano, voluti dai consulenti vicini al presidente. A questo proposito si deve constatare che nelle ultime tre stagioni sono stati spesi circa 10 milioni di euro (di cartellini, a cui poi vanno aggiunti gli ingaggi, sia pure limitati) per calciatori che nella maggior parte dei casi non hanno inciso quasi per niente, e addirittura alcuni non sono mai scesi in campo come titolari. Prima Makienok, poi Cassini e Arteaga, quindi lo stesso Balogh, che Zamparini sostenne di avere pagato 5 milioni di euro tutto compreso, ed ancora Sallai, per cui c'è già un obbligo di riscatto a cifre non indifferenti. Inoltre quest'anno sono arrivati anche Rajkovic, limitato da problemi fisici ma la cui facilità ad infortunarsi era decifrabile anche prima, più Aleesami e Bruno Henrique, che possiedono dei mezzi e non meritano ancora bocciature a stagione in corso, ma che comunque sia non hanno apportato alla squadra sensibili benefici. E fa un po' rabbia constatare che nonostante dichiarazioni di spending review, con pesanti limiti negli acquisti e negli ingaggi, i soldi si sono spesi lo stesso, come quelli sperperati negli innumerevoli cambi tecnici: 500.000 euro più la penale per De Zerbi, le risoluzioni con Ballardini e Faggiano... Insomma, si deve constatare che  idee più chiare, meno 'consigli' e il giusto rispetto dei ruoli avrebbero permesso certamente di risparmiare, e inoltre spendere meglio i soldi.