Mazzotta: «Pronto a ripartire dalla D con un progetto serio»

Tanti giocatori, ormai quasi svincolati, del Palermo si sono accordati con altre squadre, a differenza di Antonio Mazzotta, il quale ha dichiarato di essere pronto a ripartire dalla D col Palermo a fronte di un progetto serio nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport.
Il terzino sinistro prima si concentra sulla vecchia gestione: "Non c’era fiducia nei Tuttolomondo e in Lucchesi, quest’ultimo reduce da una serie di fallimenti…Anche il tecnico Marino c’è rimasto malissimo come me. Aveva una grande voglia di fare bene - ha detto Mazzotta - Abbiamo dato mandato all’Aic, attraverso Pomini, di agire legalmente. Questi personaggi non la devono passare liscia. Hanno ferito una città, ma non siamo morti. Sarebbe bastata un po’ più di attenzione da parte di tutti. Si sapeva che Lucchesi veniva da sei fallimenti, Tuttolomondo, poi, ha fatto solo chiacchiere..Avevamo tantissima fiducia in Foschi, appena lo hanno messo fuori a fine campionato abbiamo capito che qualcosa non andava. Nutrivamo qualche speranza nel presidente Albanese, essendo palermitano, ma evidentemente ci siamo sbagliati".
RIPARTIRE
"Sono passato dal vivere la mia stagione più bella, perché ero riuscito a tornare a Palermo dopo dieci anni in giro per l’Italia, al dramma più totale…Mi hanno distrutto un sogno. Fallire la stagione e vedere cancellata la squadra della propria città, non lo auguro a nessuno... Restare in D è un’ipotesi che prenderei seriamente in considerazione, se fosse un progetto serio, modello Parma o Bari. É la mia città e mi sentirei obbligato a dare una mano per questi colori. Serve un progetto serio, io lo valuterei attentamente. La città e i tifosi meritano la A. Il bando? Se fosse un soggetto che non ha altre squadre sarebbe un bene, se fosse un palermitano sarebbe più coinvolto, non c’è dubbio, non dovremo essere la succursale di nessuno, dobbiamo ambire a stare tra i primi sette posti in Serie A. Mirri come presidente? Lo vedrei benissimo, dobbiamo dirgli grazie per quello che ha fatto a febbraio, mettendo 3 milioni di euro ed evitando la penalizzazione. E’ il primo tifoso e ci metterebbe il cuore, quello che manca da tempo".
SIAMO SU INSTAGRAM
ALTRI ARTICOLI
L'incubo è finito
Bando Palermo, Mirri e giovani: parla Sagramola