Manifesta inferiorità, che batosta!

Il Palermo perde per la quarta volta consecutiva. La Roma passeggia al Barbera, la difesa non dà segnali positivi.

Manifesta inferiorità, che batosta!

Quattro sconfitte di fila, e qualche dubbio adesso inizia a diventare certezza. Palermo, cosa succede? La Roma passeggia al Barbera (2-4) e conquista il terzo posto in solitaria in campionato. Tre gol in 28 minuti spazzano via tutta l'aria positiva che si era respirata alla vigilia intorno alla squadra di Iachini.

Pjanic prima, Florenzi poi. E ancora Gervinho che in velocità ipnotizza Gonzalez e batte Sorrentino con un destro a giro. Sembra l'inizio della fine, i tifosi fischiano ma si schierano comunque al fianco di Iachini. “Al di là del risultato, Iachini non si tocca”, il messaggio apparso in Curva Nord. E la reazione no, non arriva. Solo una traversa di Vazquez.

Il secondo tempo sembra essere tutta un'altra storia. Il motivo? Gilardino. Già, proprio lui. Criticato in questi giorni per la condizione fisica ma l'unico a dare una svolta all'attacco del Palermo. Segna il gol della speranza al 59', sfiora ancora di testa la rete 10 minuti più tardi. Tutti ci credono, Lazaar inizia a premere sulla sinistra e Hiljemark e Rigoni diventano quasi padroni del centrocampo. Gonzalez segna, qualcuno sussulta. “Vuoi vedere che il Palermo pareggia?”. No, non va così. Perché ci pensa Gervinho (già, ancora lui...) a chiudere la pratica. Manifesta superiorità. E ora, tutti in ritiro. Per trasformare i dubbi negativi, dalla difesa alla morbidezza dell'attacco, in lontani ricordi e tornare al successo contro il Bologna. Quella sì, una sfida da non perdere.  

Nella foto di Pasquale Ponente, El Kaoutari e Gervinho.