La Gumina, perché sì e perché no al suo ritorno al Palermo

La Gumina, perché sì e perché no al suo ritorno al Palermo

 

di Manfredi Maria Tuttoilmondo

 

Sarebbe un ritorno in patria per Antonino La Gumina, cresciuto calcisticamente nel Palermo e approdato con grande spirito di sacrificio fino alla prima squadra. Le sue fortune in rosanero sono legate alla stagione di Serie B 2017-18, quando con un gran finale di campionato per poco non portava il Palermo in Serie A a suon di reti e giocate importanti.

 

A distanza di quattro anni, con il Palermo tornato finalmente in cadetteria, si prospetta un suo possibile ritorno. La piazza si è spaccata tra chi ne sarebbe felice e chi palesemente contrario. Vediamo i motivi per dire no e per dire sì al possibile ritorno di Antonino La Gumina:

PERCHÉ NO
La Gumina viene da annate particolarmente difficili: dopo l'addio al Palermo, l'attaccante ha infatti segnato pochissimo: appena 7 gol nei tre anni successivi. Con le maglie di Empoli e Sampdoria, La Gumina ha fallito il grande salto in Serie A.

 

Di più, i ritorni spaventano sempre un po'. La paura è quella di ritrovarsi un giocatore poco motivato, saputosi rivelare negli anni più una meteora che un talento di discreto affidamento.

 

PERCHÉ SÌ
Il centravanti è tornato quest'anno a far bene in Serie B, dopo avere riconquistato fiducia e titolarità: 9 gol e 3 assist con il Como per una stagione tutto sommato positiva.

 

La Gumina tornerà adesso alla Sampdoria, che lo aveva mandato in prestito, e sarebbe un affare conveniente data la volontà del club blucerchiato di darlo via.

Ancora, con Soleri e la possibile conferma di Brunori, La Gumina non avrebbe la pressione di dovere fare il titolare e sarebbe invece stimolato a conquistarsi il posto in un tridente ben assortito per resistere alle possibili defezioni che capitano durante una stagione.

 

Infine, La Gumina sente Palermo e il Palermo. La voglia di scrivere un finale diverso dopo quella maledetta finale playoff di Frosinone sicuramente non mancherebbe.