La Fiorentina è big, Kalinic un bomber
Viola secondi in classifica, qualità tecnica elevata in ogni zona del campo. E il centravanti croato segna a raffica.

Trovare la Fiorentina al rientro dalla sosta non è l'ideale passeggiata di salute utile a smaltire gli eccessi natalizi. Tra le tante sorprese di questa stagione, la squadra di Paulo Sousa è senza dubbio quella di maggior impatto. I viola sono secondi in classifica ed esprimono un calcio estremamente propositivo e divertente.
La Fiorentina gioca con un 3-4-2-1 che prevede la presenza di tre palleggiatori come Badelj, Borja Valero e Ilicic, diversi per caratteristiche ma quasi complementari, con il risultato di essere una squadra molto lucida in fase di gestione della sfera, e in grado di rendersi sempre pericolosa. La qualità di palleggio non è però l'unico punto di forza del centrocampo viola, che in fase offensiva è ben sostenuto dagli esterni, e in fase difensiva riesce sempre ad essere equilibrato e sincronizzato nei movimenti di scivolamento difensivo, non restando mai scoperto e coprendo bene la difesa (comunque quasi sempre ben posizionata), grazie al buon lavoro fatto da Vecino, che gioca da perno, un dettaglio che fa la differenza.
Così come la differenza la fa Nikola Kalinic. Il centravanti croato, piacevole scoperta della stagione, è infatti un autentico scassinatore d'area, si muove tanto e sempre in modo intelligente, porta spesso il pressing sui difensori avversari e, come dimostrato dai 10 gol segnati, la porta la vede molto bene. Il Palermo è chiamato al compito di arginare la manovra dei viola, cercando per quel che è possibile di trovare anche spazi da attaccare. Difficile si, ma non del tutto impossibile. Per provare a dire la sua, il Palermo dovrà essere bravo nello sfruttare i momenti fisiologici di stanchezza dei due esterni a tutto campo, e la fragilità del portiere Tatarusanu.