Jajalo totale, Nestorovski e Moreo decisivi. Le pagelle

Jajalo totale, Nestorovski e Moreo decisivi. Le pagelle

 

La sofferenza, nella sua enormità, si è condensata tutta nei minuti finali: per il resto la superiorità del Palermo nei confronti dell'Hellas Verona è stata di gran lunga superiore rispetto a ciò che suggerirebbe il risultato finale, un 1-0 di misura solitamente più sinonimo di successo stentato che netto.

 

In una partita giocata da entrambe le squadre con i nervi a fior di pelle, i rosanero hanno tenuto il baricentro alto, schiacciando gli avversari, costretti a rintanarsi compatti nei pressi della loro area. Tra le tante stoccate tentate dal Palermo, quella vincente è arrivata a inizio ripresa e porta la firma di un iperattivo Nestorovski (7) resosi più volte pericoloso nell'arco dei 90' di gioco e bravo nell'occasione a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Nell'economia dell'episodio decisivo grande merito va attribuito anche Moreo (7) che ha dato ulteriore valore alla solita partita di lotta contro gli stopper avversari lavorando alla grande per il compagno di reparto lo splendido lancio di Jajalo (7,5), migliore in campo della squadra rosanero.  Il centrocampista bosniaco, oltre che garantire il consueto apporto in mezzo al campo, ha partecipato attivamente alla fase offensiva prendendosi in tutto e per tutto le responsabilità di un Trajkovski (5) sceso in campo nella sua versione deteriore, caratterizzata da leziosità e scarsa applicazione. Prestazione totale.

 

 

Bene anche gli altri due elementi del centrocampo: Murawski (6 +) si è come sempre speso tantissimo in interdizione arrivando persino a sfiorare il gol con un tiro da fuori; Haas (6) seppur con minor costanza rispetto al suo standard, si è comunque fatto vedere tra le linee, andando anch'egli vicino al bersaglio grosso con un tiro preciso ma non potente, parato da Silvestri. Chi invece ha fatto molto di più rispetto alle sue consuetudini in fase di spinta è stato Aleesami (6 +): pur con risultati alterni sotto il profilo delle giocate, il terzino norvegese ha giocato una buona gara, proponendosi con personalità sull'out di sinistra. A favorire/determinare ciò ha sicuramente contribuito l'assenza di Rispoli, sostituito a destra da Szyminski (6) apparso in tremenda sofferenza contro Di Gaudio prima e Matos poi: della gara del polacco resta comunque apprezzabile sia la volontà nel provare a dare qualcosa in avanti (pur con risultati modesti) sia il contributo dato negli ultimi minuti di una resistenza alla quale si è unito Puscas (6) gettato nella mischia per fare a sportellate e tenere alta la squadra.

 

A connotare di stoicismo il già travagliato finale ci ha pensato Bellusci (4,5) che al 90' ha macchiato col rosso una prestazione fino a quel momento inappuntabile, come quella offerta dal suo compagno di reparto Rajkovic (6,5): la sbracciata su Pazzini non sarà stata cattiva ma in quel momento e col solito giallo già in dote era l'ultima delle cose da fare. Fortuna ha voluto che l'Hellas fosse tutto fuorché una squadra in serata: sull'unico vero pericolo, causato da una zingarata di Matos, Brignoli (6 +) ha fatto comunque vedere di avere quella prontezza di riflessi già salvifica in altre partite. A Pirrello e Fiordilino, entrati negli ultimi minuti per ispessire ulteriormente le barricate, è impossibile assegnare un voto.

 

Per approccio, interpretazione della partita e spirito di sacrificio il Palermo (7,5) non può che essere promosso a pieni voti. Stellone (7) che ha preparato molto bene la gara, ha diversi motivi per essere soddisfatto: uno su tutti il "clean sheet" arrivato a due mesi dall'ultima volta, ovvero quel pari interno col Foggia, poi rivelatosi un momento spartiacque della stagione nel cuore delle surreali vicende legate alla proprietà inglese. Forse anche questa vittoria, giunta in una fase delicata del campionato, può essere in ambito tecnico uno spartiacque: sicuramente rappresenta il modo migliore di arrivare al prossimo scontro diretto contro un Benevento che viaggia sulla scia del Palermo.

 

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