«Il Palermo meritava la Serie C», ma...

«Il Palermo meritava la Serie C», ma...

 

Una condotta complessiva “palesemente incompatibile con qualsiasi concetto di etica sportiva”, che dunque merita una “sanzione adeguata e necessariamente afflittiva”.

 

Così la Corte Federale d’Appello motiva la sentenza emessa il 29 maggio tramite la quale il Palermo ha ricevuto 20 punti di penalizzazione - da scontare nella stagione 2018/19 - e 500 mila euro di ammenda.

“Anche a tutela della stessa ragione d’essere della Federazione calcio, il cui fine essenziale e, comunque, primario è quello di garantire la regolarità delle competizioni sportive - si legge nelle 65 pagine di motivazioni della sentenza - che si svolgono sotto la sua egida e, con questa, la pubblica fede che vi ripongono i cittadini, in generale, nonché gli sportivi, tifosi ed appassionati, in particolare”

 

La Corte Federale d’Appello ha ritenuto la sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale Federale Nazionale, “del tutto corretta, rammostrandosi come misura adeguata e proporzionale alla gravità delle violazioni accertate e dichiarate all’esito del giudizio di prime cure”.
“La grave misura della retrocessione all’ultimo posto della classifica - si legge nel dispositivo - era stata (correttamente) assunta anche quale effetto della ritenuta influenza delle varie violazioni sulla iscrizione ai campionati di serie A (2016/2017) e di serie B (2017/2018)”.

 

Dunque per il secondo grado di Giustizia Sportiva, la retrocessione in Serie C sarebbe una stata per il Palermo una pena congrua, ma la contestazione “è caduta in questa sede di giudizio d’appello, seppur in virtù della formula “insufficienza di prova”, segnatamente, come precisato, in ordine alla specifica quantificazione delle voci di bilancio alterate, onde consentire a questo giudice di verificare se le alterazioni od erronee e/o infondate rappresentazioni dei dati contabili di cui si è detto fossero, nella loro consistenza numerica, tali, appunto, da rendere possibile l’iscrizione ai campionati, altrimenti preclusa”

 

Ecco perché la Corte, dopo aver preso in considerazione la gravità dei fatti commessi e avendo valutato aggravanti ed attenuanti, ha deciso di sanzionare il Palermo determinando la penalizzazione di 20 punti in classifica e “per ragioni di proporzionalità e ragionevolezza” un’ammenda 500 mila euro.