Domani giorno cruciale. MZ: «Spero non si comprometta tutto»

A poche ore dal closing Maurizio Zamparini si è visto coinvolto nella bufera in cui l'indagine della Procura di Caltanissetta ha riportato il Palermo.
Direttamente da Londra, dove Zamparini è volato per tentare una missione diplomatica e per chiudere la vicenda in positivo, il patron rosanero sbotta, non celando la preoccupazione per l'esito di una trattativa che sembrava ormai conclusa:
«Spero solo che questa campagna mediatica non comprometta tutto - ha detto Zamparini al Giornale di Sicilia -. Non dipende da me, ma da come la leggono lì».
Il riferimento è alla Financial Conduct Authority e alla Prudential Regulation Authority, i due organi di controllo della Borsa londinese, dove è quotato il gruppo che ha un'intesa per acquistare il 100% del Palermo.
«Pensate a chi legge dall'estero certe notizie - continua sbottando Zamparini - quando si dice che Sidoti sia stato condizionato. Sidoti fa parte di un collegio di tre giudici, era una terna a giudicare, non solo lui. Non c'è di mezzo né il Palermo né Zamparini. Non vi meritate niente».
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Secondo l'articolo di Benedetto Giardina, dalla riunione di ieri non filtra tantissimo, ma l'affare va avanti e sembra essere vicino alla conclusione nonostante tutto.
Anche perché l'operazione prevede la copertura del famigerato debito di Alyssa, quello che ha portato i vertici societari davanti ai giudici. Tutto va esposto però a chi vigila sulle operazioni di mercato. Le ipotesi per il passaggio di proprietà sono due: o si fa tutto a Londra dove Zamparini si trova in questo momento, oppure si rientra insieme a Milano a firmare davanti al notaio.
L'incontro di ieri è comunque un passo in avanti verso la chiusura positiva della vicenda, perché le questioni interne all'azienda acquirente sono state appianate e l'ultimo step è proprio la firma dell'atto notarile. Anche lo spauracchio degli organi di vigilanza sembra destinato a svanire. Il giorno della verità potrebbe essere domani come conferma proprio Zamparini a Repubblica:
«Entro domani chiudo l’affare. Spero che non ci siano sorprese. Questo è un tentativo di non far andare in porto il closing. Mi dispiace per Giovanni Giammarva, al quale ho mandato un messaggio di solidarietà. Ha sempre operato nella massima correttezza e non si merita tutto questo. Parlare di fallimento pilotato è folle».
La questione delicata riguarda proprio Giammarva, candidato al consiglio d'amministrazione e interdetto per un anno per l'inchiesta aperta dalla Procura di Caltanissetta. Ma a questo si penserà dopo che sarà arrivato il closing.