Alla vigilia del decisivo match per la propria panchina contro il Chievo, il tecnico
Beppe Iachini è stato protagonista in conferenza stampa al "Tenente Onorato" di Boccadifalco. Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala, il tecnico ha cominciato parlando delle parole del presidente Zamparini: "Penso che oltre le decisioni sia sempre importante il rispetto e la memoria di quanto fatto. Rispetto per il lavoro fatto in questi due anni di lavoro, per i risultati ottenuti e per quanto raccolto in questi anni, ma anche memoria per come è avvenuto il tutto, il record di punti, lo sviluppo del gioco e tanto altro. Si può parlare dei punti i meno che abbiamo, ma dispiace sentire di essere alla resa dei conti. Cerco di fare il mio lavoro al meglio, risolvere i problemi quando ci sono. Altro non posso dire, ho stima dei miei ragazzi e sapevamo che potevamo avere qualche problematica già ad inizio anno. Dobbiamo andare in campo cavalcando l'onda del lavoro che facciamo, i ragazzi ci sono e andiamo avanti convinti che dobbiamo ancora tirar fuori altro. Il calcio è fatto di tempistiche, può uscire tutto subito o successivamente. Abbiamo ragazzi in crescita e ancora devono fare".
"Il presidente a volte- ha continuato Iachini- usa termini per stimolare non solo me ma tutta la squadra. E' chiaro che saltando fuori un discorso del genere ho consapevolezza del lavoro che faccio e ho dignità. Ringrazio i tifosi per i messaggi di stima, ma io porto avanti il mio lavoro ed il mio sacrificio, andiamo avanti sapendo che possiamo rialzarci, la classifica è corta. Siamo solo all'inizio del campionato, ci sono i margini per risalire. Contro il Chievo partita più difficile per me? Cerco di trasmettere serenità ai ragazzi, le gare sono fatte di episodi che posso portarti cose buone. Sarebbe l'ideale essere perfetti, loro giocano insieme da anni e sarà una partita importante"
"Il colloquio di ieri? Non c'è scienza esatta per il calcio, non esiste un metodo perfetto per vivere le partite, però è giusto stare sereni e compatti in questi momenti. Mi sono sempre battuto da quando sono qui. La lite tra Vazquez e Lazaar è successo settimane fa, era una situazione di gioco nei termini di una seduta molto veloce. Non c'è stato nessun problema tra i ragazzi, andremo tutti a cena insieme perché la discussione è finita lì. I ragazzi spingono tanto e sono coesi, vogliono portare energia. Sento la loro fiducia".
Pensiero sulla partita di domani: "Una partita così si vince con ordine e cuore, possiamo fare prestazione contro una squadra solida. La partita dura 90 minuti, va letta e giocata, modificata in base ai bisogni della gara. Ci sono chiocce e ragazzi più esperti, valuterò le caratteristiche della partita. Valuterò tutto, soprattutto la condizione psico-fisica del momento. Chi non parte dal primo minuto non è detto che non servirà per il match".
"Tutto ciò che è stato detto in queste settimane non fa bene, io cerco di trasmettere serenità ed entusiasmo ai ragazzi, nonostante le sconfitte. Ricordiamo che è un gruppo giovane- ha proseguito- sta a noi alleggerire il carico. E' meglio non crearci problemi, ma può succedere. Arrivato qui sapevo cosa mi aspettava, so i sacrifici messi in campo per fare bene e far cambiare il pensiero di questa squadra ai tifosi. E' chiaro che il percorso è sempre lo stesso, io non sono cambiato e non cambia il mio lavoro".
"Sappiamo che, lavorando in settimana, alcuni particolari arriveranno in campo. Il fatto di aver giocato spesso durante la settimana con turni infrasettimanali toglie tempo al lavoro in allenamento. Delle piccolezze devono essere migliorate, ma non dipende dalla qualità di certi giocatori o altri: dipende dai tempi, dalla coesione. Non conosco altra strada da percorrere. Sono sicuro che i tifosi ci staranno vicini- ha continuato- vogliono uscire da questo momento come lo vogliamo noi. Solo stando compatti possiamo uscirne. Dobbiamo lavorare per migliorare i nostri difetti".
Ultime battute sulle dichiarazioni del presidente sul mercato: "Sono concentrato su questo gruppo, di mercato abbiamo parlato quando dovevamo. Dobbiamo continuare a crescere nel piccolo, perché dalle piccole cose ci faremo grandi. Siam partiti, nonostante le difficoltà, vincendo due gare, forse essendo spensierati. Poi abbiamo ripreso le redini con Bologna ed Inter, lavorando riusciremo a dare il massimo".
Luca Bucceri