Hiljemark e Quaison: le incognite svedesi

Hiljemark e Quaison: le incognite svedesi

Nel giro di pochissimo tempo Oscar Hiljemark e Robin Quaison, i due svedesi del Palermo son passati dall’essere un potenziale valore aggiunto al diventare due autentiche incognite nella squadra di De Zerbi. Reduce da un inizio di stagione opaco che ha avuto nella sostituzione di lunedì contro il Torino la sua istantanea più emblematica, Hiljemark ha dato sino ad adesso la sensazione di essere un giocatore mentalmente fuori fase che corre a testa bassa e gioca con sciatteria, che però al tempo stesso è penalizzato dal dover giocare in una posizione non sua. Per inserire Bruno Henrique in squadra senza far perdere alla squadra consistenza fisica, De Zerbi ha infatti portato il numero 10 del Palermo nella posizione di trequartista, un ruolo a lui non congeniale sia perché giocando più vicino alla porta i suoi inserimenti vengono letti e contrastati con maggior facilità dai difensori avversari senza nemmeno liberare spazi, sia perché pur avendo piedi più che discreti, non è comunque un palleggiatore. Così come non lo è Quaison  che, a dispetto del suo buon potenziale e delle grandi aspettative su di lui riposte, in questo anno e mezzo  più che un valore aggiunto è stato un enigma per i vari allenatori che si son succeduti al Palermo, che non gli hanno trovato una collocazione in campo. Adesso, dopo esser tornato in campo contro il Torino, il centrocampista d’origine ghanese, si ritrova a dover affrontare una folta concorrenza in tutte le posizioni che potenzialmente può ricoprire, continuando però a non avere un ruolo di riferimento. Qual è dunque il posto per i due giocatori svedesi in questo Palermo? Il 3-4-2-1 (o comunque il sistema difensivo a 3 ) utilizzato sino ad ora da De Zerbi (che comunque crede nel giocatore e conosce il suo valore) penalizza Hiljemark che potrebbe trovare posto solamente al posto di uno tra Gazzi (che per gli equilibri del Palermo è fondamentale) e (più verosimilmente) Bruno Henrique, una cosa che comunque ad oggi è difficile. Altrettanto difficile è che De Zerbi possa giocare con un centrocampo a 5, mentre non è da escludere che in futuro possa provare una difesa a 4, circostanza che potrebbe restituire ad Hiljemark quel posto da mezz’ala in cui può tornare ad esprimersi ai suoi livelli. Il discorso per Quaison invece è diverso perché essendo un giocatore senza un ruolo definito, più che sul modulo si basa sulla funzione. De Zerbi vuole controllare la gestione della sfera e dunque privilegia giocatori di palleggio, cosa che Quaison non è ma allo stesso tempo Palermo ha bisogno di un giocatore che sappia strappare veloce in contropiede e di qualcuno che tagli verso l’area per liberare lo spazio alla punta, entrambe cose che Quaison può fare e che potrebbero consentirgli di ritagliarsi (finalmente) un ruolo, ovvero quello di seconda punta al fianco di Nestorovski (o chi per lui). E’ comunque più verosimile che De Zerbi lo utilizzi con un ruolo alla Mertens che non da titolare.