«Casertana partita spartiacque, basta minuti di follia»
Parla Giacomo Filippi.
L'allenatore del Palermo, in una lunga intervista concessa al programma "Zona Vostra" in onda su TRM, ha toccato numerosi argomenti quali il sistema di gioco adottato dal suo insediamento in panchina nonché delle differenze rispetto a quando faceva l'allenatore in seconda e della situazione di alcuni singoli come Silipo, Martin e Rauti:
“Era preferibile giocare ma abbiamo approfittato di questa chiusura forzata per fare dei test continui in famiglia per aumentare l’intensità del lavoro e recuperare più giocatori possibili. A parte Marconi, che nell’ultimo allenamento ha subito una forte contusione, tutti gli altri sono disponibili e questo è un fattore positivo. Per il resto bisogna adattarsi alla legge del Covid che ti impone cambi di programma non preventivabili. La squadra lavora bene e reagisce benissimo ai segnali e agli input che gli vengono dati”.
DIFFERENZE
“Ogni allenatore, che sia primo o secondo, ha le sue idee e ognuno rispetta il proprio ruolo. Quello del secondo è un ruolo molto delicato e particolare perché agendo da dietro le quinte o in seconda linea deve scrutare alcuni particolari che il primo non riesce a vedere perché è più a stento a ciò che accade in prima linea. Poi ognuno ha le sue idee e sono le situazioni a far si che uno possa tirare il meglio di sé stesso, come a Catania dove abbiamo dovuto inventare un sistema ideale alle caratteristiche dei nostri giocatori. Su quella strada stiamo dando molte certezze ai ragazzi che hanno accettato molto bene questo nuovo sistema di gioco, per il resto l’aspetto positivo è il fatto che io e i giocatori abbiamo il vantaggio di conoscere i nostri pregi e difetti, se siamo bravi a reagire sugli uni e sugli altri possiamo fare buone cose”.
SISTEMA DI GIOCO
“A me piace la difesa a quattro ma sono amante dei tre difensori che lavorano molto avanti e in anticipo, con gli esterni di centrocampo che siano esterni di centrocampo e non quinti. Poi mi piace che la mia squadra giochi su tante linee di gioco, quindi con i due trequarti che vanno a rompere continuamente le linee, questa è la mia idea e i ragazzi sono bravi a reinterpretarla e a portarla in campo”.
ERRORI
“Quello che ci siamo imposti noi dello staff e la squadra è di guardare partita dopo partita, guardare sì i numeri ma cercare di fare punti in campo che sia in casa o fuori casa. Non ho ancor digerito la partita contro la Juve Stabia per la prestazione fatta e per gli errori che abbiamo commesso, in primis io dalla panchina e poi i giocatori. Su quegli errori stiamo lavorando tanto cercando di annullare il più possibile qualche minuto di pura follia e sono sicuro, vedendo gli allenamenti e l’atteggiamento dei ragazzi, che questo verrà annullato quanto prima”.
CASERTANA
“Tutte le partite valgono i tre punti ma, vista la classifica attuale, la sfida di Caserta è uno scontro diretto. E’ naturale che il livello adrenalinico di partite come contro il Catania è diverso di quello contro la Paganese o qualche altra partita. Quella di sabato a Caserta è una partita spartiacque dove dobbiamo dire di che pasta siamo fatti contro un’ottima squadra che gioca molto bene e con una fisionomia ben precisa data dal loro allenatore”.
PRESTAZIONI
“Non è vero che non c’è nessuna squadra che ha mai messo sotto il Palermo, ma non sotto l’aspetto del gioco o dell’intensità. I numeri dicono che tante squadre ci hanno messo sotto perché il campionato non è fatto di partite secche ma di 36 gare dove devi essere costante, non avere alti e bassi e reggere sempre ritmo e concentrazioni alte che possano portare punti. Abbiamo fatto ottime gare come contro Bari, Ternana, Catania e Catanzaro ma manca qualcosa e stiamo lavorando su questo”.
JUVE STABIA
“Contro la Juve Stabia dovevamo continuare, dopo aver subito lo svantaggio, sull’aspetto tattico approcciato perché la squadra stava producendo tanto e subendo poco e probabilmente avremmo avuto un altro risultato”.
SINGOLI
“In campo si scende in undici, dieci più il portiere. Silipo nella mia gestione ha giocato le prime due da titolare e a Pagani non è stato della partita, Rauti non era disponibile contro il Catania ma è subentrato sia contro la Juve Stabia che contro la Paganese. I miei giocatori devono sapere che anche per un minuto devono dare il centocinquanta per cento, l’importante è che ci alleniamo tutti con la giusta concentrazione e atteggiamento. Martin sta trovando poco spazio perché con questo sistema di gioco può trovare delle difficoltà. Si sta allenando anche lui bene e troverà le sue possibilità, è un professionista serio che dà tanto al gruppo e anche lui quando sarà tirato in ballo darà le sue risposte positive. Palazzi con me farà il difensore e rimarremo su questo sistema di gioco. Crivello si sta allenando molto bene e non sta giocando per scelta tattica, Lancini è rientrato da poco in gruppo da un infortunio subito dopo Viterbo”.