Fase 2, cosa si potrà e non si potrà fare

Fase 2, cosa si potrà e non si potrà fare

Domani al via la fase 2. Come annunciato da Giuseppe Conte qualche giorno fa, comincia la fase di convivenza con il virus e dunque arrivano i primi allentamenti delle misure anti-covid19.

 

Non è un «liberi tutti» come ha più volte sottolineato il premier, ma una lieve concessione di libertà.


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Scopriamo nel dettaglio ciò che si potrà fare e cosa non si potrà fare:

 

Da domani via libera all’attività motoria, non solo nei pressi della propria abitazione, ma purché soli e con una distanza dalle altre persone di almeno due metri. Si potrà tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove.  Resta il divieto, tuttavia, di andare nelle seconde case, fatta eccezione per la Sicilia (qui maggiori dettagli)

 

Da domani riapriranno la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività.

 

Ripartono, scrive ANSA, anche esami universitari e lauree in presenza, purché si possano tenere le distanze, sono possibili attività di restauro e laboratori e tirocini universitari. Riaprono i concessionari d'auto. I bambini possono godere della riapertura dei parchi e delle ville, dove però restano chiuse le aree giochi. Sarà possibile fare passeggiate, anche con i bambini, a un metro di distanza da altri.

 

Come annunciato dal Premier Conte, ripartono gli allenamenti individuali, ma non le messe, le cui celebrazioni potrebbero tornare dall’11 maggio all’aperto. Si potranno celebrare i funerali, ma con un massimo di 15 persone  e indossando una mascherina. Ci si potrà recare nei cimiteri.

 

Restano chiuse le scuole, ma riaprono i centri diurni per i disabili. Resteranno chiusi fino al 18 maggio anche i negozi al dettaglio, parrucchieri e barbieri, ristoranti e bar. Dal 4 maggio è permessa non solo la consegna di cibo a domicilio ma anche il take away.

 

Per quanto riguarda la visita ai congiunti, non sono compresi gli amici. Come sottolineato dallo stesso Governo, "non possono rientrare negli affetti stabili". Nonostante ciò, i dubbi restano tanti, soprattutto considerando che non si sa ancora chi debba effettuare i controlli e che, nell'autocertificazione non può essere inserito il nome del congiunto per motivi di privacy.

 

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