Difesa colabrodo, pericolo Mancuso: il Pescara ai raggi X

Pillon torna al 4-3-3. Tedino dovrà mantenere alta l'asticella della tensione difensiva

Difesa colabrodo, pericolo Mancuso: il Pescara ai raggi X

Dopo la sconfitta nel recupero contro il Parma, il Palermo torna a giocare tra le mura amiche ricevendo in casa il derelitto Pescara. Freschi di nuovo avvicendamento in panchina, con “Bepi” Pillon che sostituisce Epifani, già subentrato a Zeman, gli abruzzesi sono a secco di vittorie da un mese e mezzo e si trovano pericolosamente vicini alla zona retrocessione.



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Il neo-tecnico dei biancoazzurri ha dichiarato che ripartirà dal 4-3-3 (accantonato durante la gestione Epifani appannaggio del 3-5-2 con risultati modesti), modulo teoricamente più congeniale alle specifiche tecniche di una squadra che è stata costruita per attaccare ma che in tal senso fa molta fatica a capitalizzare, soprattutto nell’ultimo periodo. Oltre che sulla fase offensiva, Pillon dovrà lavorare sulla tenuta di una retroguardia spesso imbarazzante: non a caso la difesa pescarese è la terza più battuta del torneo.


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Il pericolo principale del Pescara in questo momento è rappresentato da Leonardo Mancuso, fantasista esterno non particolarmente continuo ma abbastanza dotato tecnicamente che può far male con le sue giocate. Occhio anche all’ex rosanero Brugman, centrocampista di costruzione che quest’anno sta dicendo la sua anche in zona gol.

 

Per conquistare una vittoria di cui è pleonastico sottolineare l’importanza, il Palermo dovrà mantenere sempre alta l’asticella della tensione difensiva, evitando di concedere campo ad avversari che, nonostante la condizione non brillante, possono diventare pericolosi in campo aperto, per poi sfruttare i tanti spazi che i pescaresi concederanno.