Corri Strapapà, corri forte e semina la mamma

Corri Strapapà, corri forte e semina la mamma

Un successone, anzi uno stra-successo per la seconda edizione della StraPalermo – Corri StraPapà, la manifestazione organizzata dall’ACSI Sicilia Occidentale in collaborazione con il Comune di Palermo. Domenica 19 marzo alle 10 del mattino un’onda di bambini con la maglia arancione, accompagnati dai loro papà avevano già occupato via Roma per una passeggiata di tre chilometri all’insegna del sorriso e dell’ironia. Non ci si aspettava questo forte coinvolgimento, al punto che la gara agonistica di nove chilometri programmata per le 11 è slittata di qualche ora. Bellissimo esserci in una ludica giornata di affiatamento padri-figli. Insomma un momento esclusivo, meglio ‘quasi esclusivo’, a giudicare dalla grande quantità di mamme che si sono riversate per strada, una specie di contro- aggregazione, una competizione interna e viscerale, un appuntamento a cui non si poteva mancare. Per i sindacati dei padri c’erano tremila padri e duemila madri, per la questura che è gestita notoriamente da donne c’erano trecento padri e diecimila madri.

 

In generale se una manifestazione si chiama Strapapà e si svolge il 19 marzo una ragione ci dovrà pur essere, a meno che non si tratti di papà molto anziani o, ad esempio, di bisnonni che devono essere accompagnati ed assistiti in una specie di servizio socio-sanitario straordinario. Mai si erano viste così tante mamme intenzionate a passeggiare e a correre con tute di ciniglia colorate, calzini pastello e cellulari in assetto selfie. Mamme co-protagoniste e co-aggregate in gruppi appunto di mamme, zie, cognate, nonne, amiche. Tendevano a stare insieme, a fare gruppo di supporto; in modo spontaneo, come una pandemia, hanno fatto squadra e costituito reti ombelicali diffuse tra isole pedonali e punti ristoro. Mamme con le mamme che accompagnavano i papà e i loro bambini.

 

La Strapapà di domenica scorsa ha goduto di questo effetto collaterale e non prevedibile, i cui anticorpi erano affidati al buonsenso di chi in qualità di mamma aveva ritenuto giusto rimanere a casa, così, ‘semplicemente’ per una forma ormai rara e poco apprezzata di pudore. ‘Io non vengo’ ha detto una madre al compagno ‘Questa è cosa tua’. Può sembrare una battuta di convenienza ma era la migliore scelta che si potesse esercitare rispetto ad una manifestazione dedicata ai papà. Auguri.