CERCASI PALERMO. Referendum Barberexit, tu da che parte stai?

Al bar: abbonamento allo stadio? Una voce: “Non diamo un euro a Zamparini”. L’altra: “Strisciato, la squadra si ama”.

CERCASI PALERMO. Referendum Barberexit, tu da che parte stai?

 

In ogni bar palermitano, sui siti e i sui social networks che si occupano del Palermo è in pieno svolgimento la discussione sull’atteggiamento che la tifoseria rosanero dovrebbe assumere di fronte alle allarmanti anticipazioni sul prossimo campionato. Ci si chiede cosa fare essendo ormai assodato che la squadra che s’è salvata per miracolo perderà gli elementi di maggior spessore, mentre nulla di buono trapela sul valore dei loro presunti sostituti. Posto che in circa tre lustri di conduzione del negozio Palermo Zamparini ha dimostrato in quale conto tenga le preferenze dei propri “clienti”, l’argomento principale del confronto tra i più fedeli tra essi riguarda il rinnovo degli abbonamenti. 

Da una parte c’è il partito dei “fuori il mercante dal tempio”. Quello di chi non sopporta più le bugie, le manfrine, le mancanze di rispetto di Zamparini; di chi sostiene il principio del “meglio la B con un progetto che questa A di sofferenza e di dileggio”. Quelli che “Zamparini non avrà più un euro da me”. Magari condito da un bel “io con la Battipagliese c’ero”. Che a contarli tutti, lo stadio non sarebbe bastato a contenerne la metà. Mentre in effetti, io che c’ero per davvero ne contai solo poche centinaia.
Dall’altra parte ci sono gli innamorati fedeli (e traditi) de “il Palermo non si contesta, si ama”. Quelli che sostengono che il boicottaggio degli abbonamenti e dello stadio non toccherebbe Zamparini, dato che questi proventi pesano poco nel bilancio del negozio. Come dar loro torto: un Barbera deserto danneggerebbe in primo luogo la squadra, ovvero il fine ultimo dell’esistenza stessa di un tifoso. In sottofondo, usata come somma offesa, la solita accusa di “strisciatismo in incognito” o di “tifo eterozigote”, malattie ad alta prevalenza presso molti dei tifosi più anziani storicamente adusi ai Perissinotto, ai Ronco e ai Finetti, piuttosto che ai Pastore, ai Dybala e ai Cavani. In via di estinzione, specie dopo le ultime manfrine presidenziali e la tardiva resipiscenza degli opinion leaders locali, la fazione dei “grati in eterno” che su questi confronti hanno argomentato per anni. Salvo poi scoprire che il grato dovrebbe essere uno solo. 

Al di là delle rispettabilissime posizioni di ciascuno, credo sia giunto il momento di schierarsi in modo chiaro e compatto da tifoseria matura e cosciente dei propri pregi e delle proprie potenzialità. Perché se è vero che un vero tifoso non può smettere d’amare, può però chiedersi se rinnovare il proprio abbonamento all'alba di stagione in cui si annunciano sofferenza e forse contestazioni sin dalle prime giornate. In questo referendum sulla Barberexit, tu da che parte stai?

 

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