Baldini: «Chi si sente riserva resta riserva»

Baldini: «Chi si sente riserva resta riserva»

 

L'allenatore del Palermo, Silvio Baldini, ha parlato in conferenza stampa della sfida di domani pomeriggio contro l'Avellino (ore 14.30). Queste le parole del tecnico:

 

"Le gerarchie non esistono, conta solo il momento di forma. Stasera ho l'allenamento finale prima della gara di Avellino. Tutti hanno la possibilità di giocare ed essere partecipi. Purtroppo, quello che si sentono riserve continueranno a fare le riserve".

 

SOLERI
"Edoardo (Soleri ndr.) è proprio solare. Accetta tutte le decisioni con il sorriso. La squadra ha un grande potenziale e tutti potranno farmi cambiare idea".

 

"Non mi piace fare il professore, ma ti dirò che tutte le volte che ho giocato ha fatto da sotto-punta".

 

UNO STAFF DIRIGENZIALE AL TOP
"La cosa che conta di più è che sono venuto qua e ho trovato uno staff dirigenziale al top, da Sagramola a Castagnini. E lo staff non ha mai messo in dubbio le mie scelte. Dovendomi confrontare con loro, sono molto orgoglioso di avere questo tipo di dirigenti".

 

LA TESTA PRIMA DI TUTTO
"A questo punto del campionato devi sbagliare il meno possibile. Soprattutto dal punto di vista psicologico sono le partite che devi sbagliare di meno. Dalla Champions League all'Interregionale la testa è quella che fa la differenza, ti fa capire chi sei e dove devi arrivare.

 

Abbiamo trovato due squadre, sia la Turris sia la Vibonese, che abbiamo battuto nettamente ma poi queste due squadre hanno fatto delle vittorie subito dopo. Abbiamo visto tutti quello che è successo ad una squadra di fenomeni come il PSG, eppure sono stati buttati fuori".

 


SAPERE GESTIRE LE ENERGIE
"Non sempre puoi andare a mille, devi anche portare densità e ogni tanto devi sapere recuperare. La bravura deve essere quella di sapere gestire la palla, non sempre puoi subito verticalizzare".

 

ACCARDI E BUTTARO
"Accardi è stato debilitato a causa di una gastroenterite. Non farà il viaggio con noi per non stressarlo troppo, anche perché tanto si gioca mercoledì. Buttaro lo vedo più come terzino, non che non possa giocare da centrale, ma io lo vedo più come un esterno".

 

L'AVELLINO DEGLI EX E DEI PALERMITANI
"Tutti i giocatori dell'Avellino sono osservati speciali. Alcuni ci tengono particolarmente per far vedere di avere un certo valore. Ma dovremmo stare attenti a tutta la squadra. Si tratta di una partita di cartello, non è comunque una gara secca ma sono due squadre blasonate".


PELAGOTTI
"Io non devo parlare con Pardini e con Marotta per sapere di Pelagotti. Certamente, quando uno non gioca non è contento, ma non c'è un caso. Nei momenti di difficoltà non ho mai abbandonato Pelagotti come nessun altro. Quando le cose sono messe in un certo modo, scelgo chi possa essermi più utile. Il preparatore non mi ha mai detto "Questo si allena male" o "Questo è deluso". Sono discorsi che non esistono nella nostra squadra e posso dirvi che Pelagotti è sempre stato irreprensibile negli allenamenti e posso solo dirgli bravo".