Zeman a FP.it: «Spero che mi diano una possibilità»

Sto vivendo male questo momento perché sono abituato a stare sempre all’aperto quindi ora essendo “costretti” a stare al chiuso non mi trovo bene, ovviamente non è bello.
Esiste il mondo del calcio con le sue norme, i suoi precetti e il suo moto. In un universo equidistante – scevro da qualsivoglia precetto convenzionale, a sé stante – c’è la dimensione di Zdenek Zeman.
Una realtà paranormale - in cui il calcio viene “visto oltre” – quasi oracolare che trae ispirazione dal mondo onirico. Un visionario, un sognatore in grado di rendere reale l’utopia.
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Mai banale - sempre con la sua inconfondibile schiettezza - il tecnico boemo si è concesso ad una bellissima chiacchierata che partendo dal momento delicato che tutti noi stiamo vivendo ha interessato anche il mondo del calcio, il tutto senza mai tralasciare l’essenza unica dello sport.
C’era una volta Zemanlandia… Inizia così come fosse una favola il nostro viaggio nel magico mondo del tecnico boemo. Zeman che dalle prime parole palesa tutta la sua perplessità per quanto concerne l’eventuale ripresa del campionato “Purtroppo - racconta - vedo il campo chiuso, nel senso che la situazione non dà garanzie. Siccome la salute è la cosa più importante non vedo come, a breve, si potrebbe ripartire”.
Un calcio specchio del contesto sociale in grado di mostrare le tante contraddizioni. “Tutti spingono per riprendere a giocare per motivi di business. Il fatto che il presidente della Federazione dichiari che si perdono 700-800 milioni è una chiara dimostrazione di questo”. Senza metafora alcuna Zdenko fotografa in pochi versi, con il suo pensiero, l’emisfero calcistico attuale a suo dire cambiato e lontano dallo sport in cui ha mosso i primi passi.
Il calcio è cambiato tanto: prima era sport ora è più business, ci sono regole totalmente diverse. Ma ripeto, sono a disposizione.
Ma il trascorrere del tempo non ha assopito la sua ispirazione di calcio, di insegnante di sport. Si dice pronto a tornare in panca per distribuire il suo sapere nonostante, forse, proprio il calcio spesso gli ha voltato le spalle.
Sono a disposizione, l’ho sempre dichiarato. Mi piacerebbe fare ancora qualcosa nel calcio da allenatore: non si sa quando si riprenderà a giocare ma spero che qualcuno mi darà la possibilità.
Noi non ci stancheremo mai di alimentare tale passione, stricto sensu, e di sostenere chi come Zdenek Zeman ha saputo regalare emozioni, raccontando un calcio che forse non esiste più ma avrebbe maledettamente bisogno di ritrovare sé stesso.
C’era una volta Zemanlandia…
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