Zamparini: Mio nome usato impropriamente ancora una volta

Il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, risponde con un comunicato alle accuse da parte della Guardia di Finanza di Parma, riportata da alcuni quotidiani. L'accusa sarebbe di occultamento in società estere di patrimoni di coloro che erano in debito con l'erario per evitare che fossero sequestrati, nella truffa sarebbero coinvolte una decina di persone, fra cui l'ex candidata a sindaco di Parma e imprenditrice Wally Bonvicini, che sarebbe stata arrestata. La Finanza aveva già calcolato spostamenti per decine di milioni di euro a società fittizie in Slovenia, Croazia e Senegal attraverso cessione di quote societarie.

L'operazione della GDF sarebbe scattata tra sabato e domenica per evitare che gli indagati fuggissero all'estero, due sono stati fermati per strada a Reggio Emilia e uno al confine con la Slovenia. Alla fine gli arrestati sono stati sette italiani e un senegalese, tutt'ora latitante. Ma il gruppo indagato è ben più ampio, si tratta di 26 indagati specializzate nell'occultamento di patrimoni immobiliari e mobiliari. I reati sono molteplici, dalla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte alla truffa fino alla calunnia. 

Ecco il comunicato:

Come al solito il nome Zamparini viene impropriamente utilizzato per fare notizia. Infatti nella vicenda di Parma, della cui indagine nulla sapevo, posso confermare di non essere coinvolto in nessuna delle attività illecite oggetto di indagine. 

A riprova di ciò, vi è la ordinanza del GIP nella quale con riferimento alle mie condotte si legge quanto segue: "l'imprenditore non alienava i propri beni o le partecipazioni societarie alla Cibiex, sottraendoli in tale modo alla aggredibilità del fisco, bensì acquistava da questa ultima una quota della Ravenna SAS, nella speranza del tutto infondata che ciò servisse ad estendere all'acquirente gli effetti dei benefici di cui godeva la partecipata".

Mi auguro che, dopo quanto precisato dal GIP, non si voglia utilizzare questa vicenda in modo strumentale contro di me.

Maurizio Zamparini