Un palermitano in Prima Squadra. Convocato anche La Gumina

Nella lista dei 24 convocati da mister Iachini per la sfida contro il Milan in programma oggi al Barbera, figura a sorpresa anche il nome di Antonino La Gumina, attaccante classe ’96 al suo esordio in Prima Squadra.

Palermitano di nascita, ha iniziato a vestire la maglia rosanero all’età di 9 anni e da allora non l’ha più abbandonata, continuando a coltivare il sogno di approdare un giorno nel Palermo dei big.

Oggi, complice il forfait dell’ultimo minuto di Emerson e Bentivegna (assenti rispettivamente per un trauma distorsivo alla caviglia destra e per un affaticamento muscolare), quel sogno si sta finalmente avverando e siamo certi che quella appena trascorsa sarà stata per lui una notte ricca di emozioni.

Capocannoniere, insieme a Bentivegna, della Primavera del Palermo, con le sue 13 reti stagionali (10 in campionato e 3 alla Viareggio Cup) è oggi uno dei trascinatori della squadra guidata da Bosi, al punto da aver attirato le attenzioni dello staff rosanero, che ha individuato in lui uno dei possibili talenti del vivaio da cui attingere per la costruzione del Palermo del futuro. Negli ultimi giorni, approfittando dell’assenza dei sette rosanero impegnati con le rispettive nazionali, il tecnico marchigiano lo ha chiamato alla sua corte permettendogli così di allenarsi con i “grandi”. E Nino, 19 anni appena compiuti, ne ha approfittato per osservare da vicino alcuni dei suoi idoli, primo tra tutti Dybala, e cercare di trarne ispirazione.

E chissà che non sia proprio lui il prossimo palermitano a giocare in Serie A con la maglia rosanero. D’altro canto, in vista delle nuove normative imposte dalla Federcalcio sul modello tedesco (il cui successo ai Mondiali è figlio, tra le altre cose, della valorizzazione dei vivai dei vari club), cosa potrebbe esserci di meglio che pescare dalla cantera non solo un giovane di talento, ma soprattutto un palermitano di nascita?

Perché se è vero che ormai da diversi anni il club di viale del Fante vanta uno dei settori giovanili migliori d’Italia (con lo scudetto Primavera della stagione 2008/09, tanti piazzamenti di prestigio nelle final eight di categoria, una finale di Coppa Italia, un titolo nazionale allievi e numerose convocazioni nelle Nazionali under), è vero anche che sono sempre pochissimi i giocatori del vivaio rosanero che riescono ad approdare con successo in Prima Squadra. Quei pochi che finora hanno fatto il grande salto, hanno vestito la sola maglia della Primavera: si pensi ai vari Sirigu, Ujkani, Fulignati ed Hernandez.

Non sarà mica giunto il momento di costruire intorno a questa squadra un progetto a lunga scadenza fatto di giocatori che abbiano maturato negli anni un forte senso di appartenenza al club e sognino la Prima Squadra come massimo traguardo della loro carriera, e non come momento di trapasso in attesa della chiamata da parte di un grande club? Perché sì, vedere giocare al Barbera talenti come Pastore, Cavani e Dybala ha riempito d’orgoglio i tifosi rosa, ma gli addii, si sa, sono cosa assai dolorosa, e a Palermo (dopo la delusione di Miccoli e il “tradimento” di Barreto) si è da tempo in cerca di una bandiera.

Sonia Melilli