Tedino: «I nazionali? Più difficile quando sono tornati»
La seconda parte della confernza stampa del tecnico del Palermo alla vigilia della sfida contro il Foggia

Durante la conferenza stampa di oggi, alla vigilia della sfida contro il Foggia, Bruno Tedino ha parlato di alcuni elementi della squadra e in particolare su alcuni difensori:
«Si vince e si perde in base al lavoro della squadra e non del singolo.Alcuni giocatori hanno qualche acciacco, è un problema ma miglioreranno. Morganella, Rispoli, Aleesami e Rolando sono diversi tra loro. Due sono più offensivi e gli altri coprono di più il centrocampo. Sono giocatori che possono fare ancora di più, ma sono soddisfatto del loro lavoro. Se mi accorgo che c’è un giocatore che non è in forma, lo capisco e non lo metto in campo».
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Sui nazionali:
«I giocatori che vanno in Nazionale quasi sempre sono disturbati. Ma è normale, non è solo un problema nostro. È un discorso pesante, è stato più difficile la settimana scorsa quando sono rientrati che la settimana prima . Arrivano dopo 11-12 ore di volo, c'è chi ha giocato al freddo. Ci mettono in situazioni che rendono difficile lavorare. Ma ora tiriamo la saracinesca e facciamo tesoro dell'esperienza».
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Il tecnico del Palermo ha anche parlato di Coronado e Gnahoré:
«Coronado si sta impegnando per la squadra –ha dichiarato il tecnico durante la conferenza di oggi- è la prima cosa da sottolineare. Sull'abnegazione di Igor non c'è alcun problema. Tutti devono dare la loro disponibilità sul possesso palla. Se farà una partita sottotono perché si sente appagato allora non è un giocatore intelligente, ma lui lo è quindi non ci sono problemi. Un attaccante che fa gol, si sa, aggiunge qualcosa in più alla sua disponibilità lavorativa. I ragazzi si impegnano, danno tutto. Gnahoré sta facendo bene, ha una grande condizione psico-fisica. Nel gioco di oggi non ci sono più ruoli fisici, bisogna riuscire a trovare le contromisure contro gli avversari. Può migliorare su tutti i fronti».
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Sulla Serie B e la partita di domani:
«La squadra più forte al momento è il Frosinone. Ha mantenuto una certa quadratura di squadra che lo scorso anno ha sfiorato la A. Il Carpi è una sorpresa, infatti ha fatto nove punti. Non penso che il tecnico del Foggia sia messo in dubbio. Il fatto che non perdano in casa da tanto tempo è un elemento che potrà metterci in difficoltà. La continuità di rendimento sarà fondamentale. Durante la partita ci sono momenti in cui bisogna soffrire insieme, attaccare insieme».