Ricciardo: «A Palermo mi sono sentito un giocatore di Serie A»

Ricciardo: «A Palermo mi sono sentito un giocatore di Serie A»

Il saluto di Gianni Ricciardo

Il Palermo ha ottenuto la promozione in Serie C e il bomber messinese, dopo l'exploit della stagione precedente a Cesena, ha vissuto una prima parte di torneo da protagonista per poi calare vistosamente intorno alla fine del 2019, collezionando in totale il bottino di 9 gol in 19 presenze. Contributo che, al termine del campionato, non è valsa la riconferma all'attaccante che nella prossima stagione giocherà con la maglia del Seregno. Ricciardo, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, non nasconde il suo rammarico per l'epilogo della sua avventura in rosanero ma si tiene con orgoglio il titolo di bomber della rinascita: 

 

«Vado via con rammarico, sono legatissimo a Palermo. Nonostante una seconda parte di stagione non all’altezza della prima, ritengo di essere stato fondamentale per la promozione. Sognavo la riconferma, sarebbe stato bellissimo. Ma conosco il calcio e capisco come vanno certe cose. Sagramola e Castagnini mi avevano detto che nulla era deciso, ma che avrebbero puntato su gente di categoria».

 

PALERMO

«A Palermo mi sono sentito un giocatore di A e di ciò non posso che ringraziare tutti. Tiferò sempre rosanero. Il mio momento più bello è stato il primo gol segnato, proprio sotto la curva nord dei nostri tifosi. Quel boato è stato come un orgasmo, e mi rimarrà dentro per sempre».

 

SEREGNO

«Inizialmente ero titubante. Poi però ho conosciuto presidente e d.s., hanno un grande progetto, come testimonia la scelta dell’allenatore, Franzini, che 2 anni fa col Piacenza ha sfiorato la B. E dopo una chiacchierata ho accettato la sfida con l’intento di vincere ancora».


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