Marong piacevole sorpresa, male Luperini e Silipo. Le pagelle

 

Pelagotti 6

Per larghissima parte della partita fa lo spettatore non pagante, in una partita dove gli avversari producono ben poco e quel poco che fanno viene murato dalla difesa ancora prima che arrivi verso la sua porta. Fa sostanzialmente due soli interventi, uno sul tiro sul suo palo di Spina e l’altro, decisamente più complicato e determinante, nel finale su La Ragione. Molto poco ma fatto bene.

 

Marong 6,5

Già il fatto di vedere in campo Bubacarr Marong, vero oggetto misterioso del Palermo da quasi due anni, è stata una sorpresa. Vederlo, dopo che in due anni non aveva racimolato neanche un minuto di campo, subito gettato nella mischia dal primo minuto è stata una sorpresa ancora più grande. Ma la lietissima sorpresa delle sorprese è che fa una prestazione da migliore in campo mostrando reattività, senso della posizione ed intervenendo più volte con pulizia e tempi giusti. Visto il suo passato da terzino ha anche una buona gamba e si propone con qualche cross verso l’area, peccato per una sbavatura nel finale che, per fortuna, non è costata cara. Dopo due anni fra panchina e tribuna forse è il momento, anche alla luce di quest’ottima prestazione, di fare saggiare di più campo a questo ragazzo.

 

Palazzi 5,5

Ancora una volta il suo piazzamento come difensore centrale nella retroguardia a tre non convince appieno. Inutile reiterare sempre i soliti discorsi di pro e contro del suo ruolo adattato, sta di fatto che sui i lanci dalle retrovie della Vibonese fa spesso errori di posizionamento e lettura della sfera che lo rendono estremamente insicuro, ritrovandosi a dover ricorrere anche a interventi duri da cartellino. Difficoltà che, oltre ad una condizione fisica non ottimale a causa di un problema al tallone, lo portano all’uscita dal campo dopo soli quarantacinque minuti.

 

dal 46’ Accardi 6,5

A pochi minuti dal suo ingresso in campo si ritrova subito a fronteggiare l’attivissimo Spina che lo lascia sul posto mandandolo un po’ in confusione. Dopo quel leggero momento di défaillance il difensore palermitano si rende protagonista di un’ottima prestazione, molto attenta in difesa con interventi precisi e in un paio di occasioni determinanti e propositiva in avanti, con un tiro dalla distanza e un paio di palloni interessanti verso l’area di rigore. Peccato per il giallo allo scadere che gli farà saltare il prossimo match.

 

Somma 6

Nel primo tempo mostra ancora tanta insicurezza, soffrendo come Palazzi sui palloni alti lanciati verso le punte dalle retrovie della Vibonese. Decisamente meglio nella ripresa con il passaggio al centro della retroguardia rosanero, con l’ex Depor che tiene la posizione e gestisce la difesa senza sbavature e grossi patemi d’animo. La prestazione nella ripresa gli fa raggiungere la sufficienza, sta di fatto che nelle ultime gare è sembrato che si trovi decisamente più a suo agio nel ruolo di centrale d’impostazione. Forse sarebbe il caso di provarlo dall’inizio al posto di Palazzi.

 

Almici 5,5

Partita assolutamente incolore per l’esterno rosanero, decisamente non a livello degli standard che ci ha abituato a vedere. A livello di spinta si vede davvero poco, sforna sì tanti cross verso l’area ma si rivelano spesso imprecisi o non capitalizzati dai compagni. Nella ripresa sparisce quasi completamente dal campo per poi lasciare il lavoro offensivo a Kanoute una volta entrato in campo.

 

Luperini 5

Altra prova scialba dell’ex Trapani che, dopo gli exploit delle prime gare con Filippi allenatore della prima squadra, è tornato ai mesti livelli di tutto il resto del torneo. Rimane quasi sempre in una terra di nessuno ad altezza della trequarti offensiva ma non garantisce i soliti inserimenti offensivi a causa della linea molto bassa della Vibonese e non fa la giusta cerniera a centrocampo. Impalpabile.

 

De Rose 5,5

Ordinaria amministrazione, forse un po’ troppa. Dovrebbe essere il giocatore che dà ordine a centrocampo ma si limita a servire in maniera elementare il compagno vicino, non riuscendo ad aiutare la squadra ad imporre un ritmo. Tenta un paio di volte il tiro dal limite ma non sembra eccellere in questo fondamentale. I dubbi circa l’affidabilità dell’ex Reggina con questo nuovo modulo restano tutti ma c’è una certezza: il giocatore visto nei suoi primi match in rosanero sembra un lontano ricordo.

 

Valente 6

Uno dei meno peggio della prima frazione di gioco. La contemporanea presenza di Santana dalle sue parti, come già accaduto in passato, lo frena un po’ sul versante offensivo ma questo lo aiuta a concentrarsi sulla fase difensiva giocando un match senza infamia e senza lode. Nella ripresa ha più libertà di spingersi in avanti ma, come in occasione dell’improbabile scavino di fronte a Mengoni, dimostra ancora una volta di non avere il killer instinct da attaccante.

 

dal 88’ Peretti S.V.

 

Silipo 5

Inconcludente. Nonostante avesse le carte in regola, almeno da quel poco visto in campo, per creare non pochi grattacapi alla retroguardia della Vibonese si ricordano forse due tentativi in poco più di cinquanta minuti di saltare l’uomo. Vaga cercando una posizione in campo e non riesce a rendersi mai pericoloso con qualche giocata o qualche conclusione, finendo per non entrare mai in partita.

 

dal 54’ Floriano 6,5

Dal suo ingresso in campo la squadra gira in maniera completamente diversa. Non spiccherà, cosa già nota, in originalità ma riesce comunque ad impensierire la retroguardia ospite e con Accardi forma un tandem che garantisce affidabilità e pericolosità. A due minuti dal termine ha il pallone del possibile match-point ma Mengoni trova una parata mostruosa, difficile da vedere in un campionato come la Serie C, che gli nega la gioia di un gol che sembrava già fatto.

 

Santana 5,5

Un predicatore nel deserto. Viene costantemente raddoppiato una volta che il pallone inizia a gravitare dalle sue parti, questo lo costringe a dover agire sempre di fretta e furia inventandosi cambi di gioco e cross di prima che non vengono sfruttati dai compagni di squadra.

 

dal 71’ Kanoute 6,5

Come contro la Casertana anche in questo caso Kanoute entra molto bene in campo, rendendosi protagonista di un paio di progressioni e qualche cross verso l’area di rigore. Sembra essere tornato a correre con molto più raziocinio come nel suo miglior momento di forma del girone d’andata, riuscendo finalmente a dare un aiuto significativo anche e soprattutto in fase offensiva. Suo l’assist per Floriano in occasione del tiro miracolosamente respinto da Mengoni.

 

Rauti 5

Quando un attaccante fa poco o nulla per rendersi pericoloso in zona gol c’è sicuramente qualcosa che non va. Il gioco del Palermo si sviluppa prevalentemente con servizi sugli esterni e valanghe di traversoni in area, ma Rauti non è Lucca. A differenza del compagno assente per infortunio prova ad allargarsi per aprire le maglie difensive e creare varchi per i trequartisti ma alla fine finisce solo per non rendersi quasi mai pericoloso. In tanti imploravano l’inserimento di Rauti come prima punta, se non è mai stato fatto ed è stato privilegiato in altre zone di campo ci sarà pure un motivo e contro la Vibonese ne è arrivata la conferma.

 

 

Filippi 6

Il messaggio lanciato con l’esclusione di Saraniti e la presenza in campo di Marong dal primo minuto è chiaro: chi si impegna viene premiato, chi non si impegna è fuori. Segnali forti a dimostrazione della personalità del tecnico rosanero, che contro la Vibonese regala a Marong la gioia dell’esordio e schiera Rauti prima punta con Silipo e Santana alle sue spalle. Nel primo tempo il Palermo, come spesso accade, tiene costantemente palla ma non produce ritmo e la manovra rimane perennemente fine a se stessa. I cambi si rivelano azzeccati perché gli innesti di Accardi, Floriano e Kanoute cambiano i connotati della squadra, tuttavia rimangono gli atavici problemi di finalizzazione acuiti ancora di più dalla pesante assenza del bomber Lucca. Non mancano i dubbi sulla conferma di Palazzi al centro della difesa a tre, provare Somma in mezzo potrebbe non essere un’idea tanto malsana. Nel complesso altra sterile prova della compagine rosanero che continua a palesare quelli che non sono più da tempo difetti ma veri e propri limiti.


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